Storia
La principessa ladra
di Andrea Coco
Molti conoscono il suo romanzo più famoso, “I Beati Paoli”, ma Luigi Natoli (celebre anche con lo pseudonimo di William Galt) è stato uno scrittore prolifico, almeno 25 opere, che ha contribuito, nel corso della sua lunga e travagliata esistenza umana e professionale, a dare dignità letteraria al romanzo popolare e fama alla storia della sua cara isola, la Sicilia. Eppure, come spesso avviene con gli scrittori troppo amati dal pubblico, la critica ufficiale l’ha snobbato e prontamente dimenticato dopo la sua morte. A contribuire alla sua riscoperta ha provveduto la casa editrice Dario Flaccovio, che sta ripubblicando le sue opere e ultima, in ordine cronologico, “La principessa Ladra”, definita dallo stesso autore un romanzo storico siciliano. Natoli, infatti, studiò in modo così accurato le vicende storiche e sociali della Sicilia da ricavarne non solo argomenti per i suoi libri ma un tenace attaccamento alla sua isola, terra di conquista da parte delle potenze straniere ma anche il luogo dove con Cielo d’Alcamo è nata la lingua volgare. “La principessa Ladra” è ambientato a Palermo nel 1797, un momento storico particolare poiché la rivoluzione francese sta per travolgere i Borboni di Napoli, ma nell’isola la vita scorre tranquilla come se questi avvenimenti non riguardassero i suoi abitanti e soprattutto il ceto dominante, quello aristocratico. Il personaggio principale dell’opera è la duchessa Flora di Canavilla, bellissima e sensuale, ambiziosa e cinica, la cui storia s’intreccia con quelle degli altri personaggi del libro tra cui il suo cavalier servente, il Cavaliere di Santa Croce, che ha preso il posto di un marito lontano, e, soprattutto, “l’Uomo Mascherato”. Personaggio misterioso, bandito e difensore dei diritti dei più deboli, per il bene dei quali è disposto a qualsiasi sfida, la sua vera identità è il grande e costante mistero dell’intera opera. Attorno a questi tre personaggi si dipana una complessa e affascinante storia fatta di colpi di scena, delitti perpetrati per appropriarsi di beni altrui, violenze, rapporti amorosi forti e contrastati fino a un finale imprevedibile. Scrittore affascinante e coinvolgente, Luigi Natoli racconta splendori e miserie di un periodo storico controverso, descrivendo luoghi classici di Palermo tutt’oggi esistenti e visitabili. Un’opera che, a dispetto della sua mole, cattura il lettore, lo invoglia ad andare avanti, fino a lasciarlo alla fine del libro con una punta di rammarico perché la storia è terminata.
Luigi Natoli
LA PRINCIPESSA LADRA
2014, Dario Flaccovio Editore
pp. 526, euro 20,00

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