Poesia
La poesia di Francesco Di Benedetto
di Fiorella Cappelli
Da sempre i libri hanno custodito la storia dell’uomo, le sue idee, i suoi pensieri, valori, ideali. Le pagine scritte, restano testimoni del suo passaggio, della sua esistenza quale essere pensante che sente il bisogno di lasciare traccia di sé.
E le pagine lasciate vuote? Esistono libri con pagine non scritte? Esistono. Sono i diari, con le loro pagine in bianco da utilizzare.
“Le opere” di Francesco Di Benedetto, i suoi pensieri poetici tra pagine riempite d’inchiostro e pagine lasciate vuote rappresentano i suoi percorsi di vita, le sue vicissitudini, le sue emozioni, la sua malattia. Il pieno e il vuoto che si alternano, la luce e il buio… uscire allo scoperto per poi chiudersi di nuovo in se stessi, essere tra la gente e sentirsi soli; raccontare e raccontarsi attraverso i film e le canzoni che l’hanno formato, le parole che l’hanno segnato, le persone che l’hanno ferito, il tormento che non l’ha mai abbandonato… scoprire la poesia. Le liriche sono il filo di Arianna da seguire per ritrovarsi, per collegare il tutto, per non perdersi di nuovo…
I pensieri poetici di Francesco sono testimonianze di vita, le sue pagine bianche sono i silenzi, le parole taciute, le pause leggere dei respiri, le memorie profonde che ancora fanno rumore. Un percorso interiore, un cammino tra introspezione di se stesso ed esteriorità. Come già ho avuto modo di scrivere sulle sue “opere”: una vita che diventa “linguaggio” per aggrapparsi alla sopravvivenza e non lasciarsi sopraffare dalla malattia, dal trauma. Il “linguaggio” sono i pensieri poetici introspettivi, spesso ermetici, che raccontano la vita. La sua, vita.
Ogni qualvolta si ha per le mani una delle sue raccolte poetiche ci si rende conto che il linguaggio ermetico tratteggia un percorso che ha bisogno di una lettura d’insieme per essere compreso appieno, ogni raccolta ha una sua autonomia, è vero, ma solo unita alle altre è rivelazione di momenti di vita. Il poeta si rivela con un linguaggio che ferisce e ferisce in primo luogo se stesso.
Inquietudine, ansia, pensieri inconsci di un’anima che vuole “liberarsi” e che ha scelto la scrittura per farlo. Scrivere per poter vivere. Scrivere per distaccarsi da ciò che fa male e poterlo vedere come un concreto nemico da affrontare.
Nelle sue recenti (non scrivo ultime) raccolte poetiche “Irma 6 Maggio 2022” e “All My Loving” (della Collana Alter di Ensemble 2022) Francesco Di Benedetto crede nella poesia, che nasce da una necessità assoluta e la ritiene un linguaggio poetico “d’azione” perché è anche attraverso di essa che ha potuto ricostruire gli affetti e sentirsi “guidato”. nel suo percorso di vita.
Nel libro “Irma 6 Maggio 2022” in una Sinossi Francesco spiega al lettore perché la sua opera “è un libro di poesia sperimentale” e lo fa con l’esempio della fotografia, dello scatto… dell’istantanea.
In “All My Loving” ecco l’azione: l’attacco ai “poeti, ai letterati, alla loro mancata sincerità per poi ritornare ai ricordi, alle canzoni, al conflitto con il padre, ai rari momenti passati insieme e alle emozioni con “io ti voglio bene, papà” che riportano al presente il poeta, il ragazzo, l’uomo.
Irma 6 Maggio 2022
Francesco Di Benedetto
Ensemble, 2022
Euro 12,00
All my loving
Francesco Di Benedetto
Ensemble, 2022
Euro 12,00
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