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La patria di Itzurza
Siamo nella Spagna degli anni ‘80, gli anni in cui il paese era ancora legato a tradizioni e valori secolari ma si imponeva una modernità che ancora non gli apparteneva e per la quale forse non era pronto, la Spagna in cui ETA rivendicava l’indipendenza di Euskadi, il Franchismo era decaduto ma era ancora vivo nella vita politica e sociale.
In queste pagine si intrecciano le vite di quattro donne, la Storia con la S maiuscola fa da contesto alle vicende personali di persone così lontane tra loro ma allo stesso tempo così vicine. Come la sua terra, Itzurza vive un periodo di evoluzione e drastici cambiamenti e non riesce a cogliere sempre i contorni della sua identità. Questo aspetto sarà il punto di contatto con le altre donne del romanzo, in particolar modo con Clara, con cui, per un capriccio del destino, intreccerà la sua esistenza e sarà inevitabile per entrambe doversi guardare dentro nel profondo, e riconoscere le fragilità personali nelle difficoltà e nelle amarezze, accettando il proprio lato più intimo e al contempo umano. Con loro anche Maria, l’attrice decaduta che vive nella memoria della sua epoca di gloria, e Elena, il personaggio più statico del romanzo, il cui “risveglio” richiama da vicino concetti propri delle filosofie orientali, devono fare i conti con se stesse, con i rapporti familiari, le aspettative disattese e le rinunce.
La Patria di Itzurza nasce come omaggio a un paese, la Spagna, verso il quale l’autore ha sempre provato un’attrazione particolare, sia per le vicende politiche che lo hanno caratterizzato, sia per il fascino di una cultura simile ma al contempo molto diversa dalla nostra. Aver vissuto a Siviglia lo ha sicuramente agevolato nel capire la vita quotidiana, la memoria, gli ideali e tutte le sfaccettature di un paese che ha cercato di riprodurre nei personaggi che popolano il romanzo.
Un libro non solo capace di ricreare un contesto storico perduto, restituendogli il fascino e l’attenzione che gli sono dovuti, ma anche di rendere tale ambientazione funzionale per una storia che è universale, diventando un viaggio dentro l’animo umano in cui ogni lettore e soprattutto lettrice può riconoscersi.

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