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La parola che non muore a Civita di Bagnoregio

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La parola che non muore giunge alla Va edizione con quattro giorni di incontri a Civita di Bagnoregio dal 27 al 29 settembre 2019. Il tema del Festival quest’anno è La differenza, la (bio)diversità, la memoria
Il borgo di Civita di Bagnoregio è un simbolo naturale della cultura che resiste, attraverso la conservazione caparbia di una memoria che si tramanda da secoli. Un luogo ideale per avviare riflessioni e letture fra narrativa e poesia, cinema e saggistica, lavoro critico ed esperienza personale (per una parola che è ancora fortunatamente viva, e intende anzi continuare a vivere), come primo passo per la realizzazione di un progetto di più ampio respiro che trarrà più d’uno spunto dall’onda lunga di un quinquennio di celebrazioni dantesche (nel 2021 ricorrerà il settecentesimo dalla morte del poeta).
La parola che non muore, che si svolge sotto la direzione artistica di Massimo Arcangeli e Raffaello Palumbo Mosca, parte dalla necessità della conservazione della memoria libraria e della memoria poetica che prende a modello proprio la Commedia di Dante, simbolo di una poesia universale che continua a parlare, in tante lingue disseminate per il mondo, a milioni e milioni di lettori.
La memoria poetica, ultimamente al centro di un animato – e in alcuni casi aspro – dibattito sulla presunta morte dell’oggetto sul quale si fonda e si esercita, sarà chiamata innanzitutto in causa dalla quarta edizione del premio dedicato ad Annibal Caro poeta (gemellato con quello dedicato al Caro traduttore, di cui si è svolta la rinnovata edizione a Civitanova Marche nel 2019), che vedrà premiato, da una giuria di qualità, il miglior libro di poesia uscito fra il luglio del 2018 e il giugno del 2019.
Quanto alla memoria libraria, nel corso della manifestazione si metterà a disposizione per un mese, per un poeta, uno scrittore, uno studioso, un artista o altro, la Casa d’artista (e del libro) perché si trasformi in una residenza per l’ospite che vi sarà accolto perché ne faccia, durante il suo soggiorno, luogo di ritiro, di concentrazione, di riflessione per il suo lavoro. Chi deciderà di volerla abitare per quel mese avrà un attestato di merito per aver reso un servizio alla cultura libraria e alla circolazione delle idee. Per l’occasione il compianto maestro Stelvio Cipriani ha donato a Civita, nel 2016, una sua composizione inedita.
Arricchiranno il programma due iniziative premio centrate sulla parola e strutturate in un progetto didattico rivolto alle scuole del territorio e delle aree circostanti:

1) Le sfumature sono importanti, per valorizzare, analizzare, far risaltare le piccole differenze di significato che passano fra tanti sinonimi della lingua italiana. Ai migliori sarà assegnata, da una giuria istituita per l’occasione, e secondo la formula del premio, una dotazione in dizionari e altri materiali librari. I premi saranno distribuiti secondo le seguenti modalità: un premio assoluto; due menzioni speciali;
2) Parole da salvare, perché la perdita di tante parole dell’italiano faccia riflettere sull’importanza di alimentare continuamente una lingua. Gli studenti – o i gruppi di studenti, 4-5 al massimo – coinvolti sceglierebbero una parola “da salvare”, ne testerebbe la conoscenza intervistando amici o parenti, conoscenti o sconosciuti, e ne ricaverebbe un minivideo (max. 5 minuti). In aula gli studenti si confronterebbero quindi fra di loro e con i loro insegnanti per individuare l’elenco delle magnifiche 3 (dalla parola più meritevole alla meno meritevole di “salvataggio”) da presentare al festival come risultato della selezione finale fra tutte quelle scelte dai singoli (o dai gruppi). Le 3 parole vincitrici sarebbero raccontate, spiegate e commentate sul palco perché si comprenda il motivo della scelta, ma sarebbero rappresentate anche le parole sconfitte: ogni studente avrà infatti provveduto, una volta scelta la sua parola, a riprodurla su una t-shirt che avrà indossato nei “match” a scuola e durante le riprese video. Al gioco parteciperebbero anche gli insegnanti, a loro volta impegnati a difendere la loro parola, il direttore artistico, con lo staff del festival, e chiunque altro avrà voluto aderire all’iniziativa. Nel corso dell’ultima giornata del festival si proclamerebbe la parola vincitrice, per alzata di mano, e chi l’avrà scelta si aggiudicherebbe il primo premio della gara (un secondo e un terzo premio sarebbero assegnati al secondo e al terzo classificato). I migliori per ciascuna categoria riceveranno una dotazione dei principali dizionari della lingua italiana e saranno ospitati in un festival di una rete già costituita.

Programma

Venerdì 27 settembre
Scuola media di Bagnoregio
Ore 10.30-13.00
Giovanni Morandi, Quando il giornale veniva fatto coi piedi. Introduce Giovanni Masotti
Massimo Arcangeli, 50 parole da salvare

Civita di Bagnoregio (Palazzo Alemanni)
Ore 11.30-13.30
Laboratorio di scrittura: scrivere un giallo. Coi giovani della Staffetta di Scrittura Creativa Bimed. A cura di Fabio Mundadori
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Civita di Bagnoregio (Palazzo Alemanni)
Ore 16.30
Luca Profili, sindaco di Bagnoregio, Il paese che non vuole morire

Ore 16.45
Civita in giallo
Leonardo e le scritture nascoste. Con Andrea Carlo Cappi e Giuseppe Petrarca. Introduce Federico Mussano. Modera Fabio Mundadori

Ore 17.30
Differenze (e violenze) di genere
“E l’angelo non gli fermò la mano”. La violenza contro le donne e l’immaginario di genere. Con Luisella Battaglia, Carmela Gurnari, Salvatore Malizia, Maria Teresa Moschini, Daniela Turi. A seguire Ritratti di donne violate. I risultati di una ricerca. Con Giulia Cingolani. Modera Giovanni Masotti

La (bio)diversità che fa la differenza
Ore 18.15
Integrare maschile e femminile. Con Eugenia Romanelli, autrice di Mia (Castelvecchi). Introduce Massimo Arcangeli

Ore 18.45
Io (tu, noi, voi…) non più. Incontro con Massimiliano Costa. Introduce Raffaello Palumbo Mosca

Ore 19.15
Premio Visioni a Mariangela Vacatello. Premia Giovanni Masotti

Sabato 28 settembre

Civita (Palazzo Alemanni)

Ore 15.45
Giulia Ciarapica, Luoghi sospesi nel tempo. Introduce Raffaello Palumbo Mosca

Ore 16.15
Premio Visioni a Livio Leonardi. Premia Giuseppina Centoscudi
Premiazione dei vincitori del concorso All’ombra di Civita e inaugurazione della mostra fotografica diffusa. Con Brian Stanton, Carlo Panza, Debora Valentini, Mariangela Tripiedi, Antonio Perrone, Mario Mecarelli, Franca Conticchio, Regula Zwicky

Ore 17.15
La differenza della verità
Le fake news (anche scientifiche). Con Claudio Colaiacomo, Marco Del Mastro, Simone Mulargia. Coordina Mario Morcellini

Presentazione del progetto curato dagli studenti della scuola media di Bagnoregio. Introduce Paola Adami. Presenta Paola Sermini

Ore 18.00
Premio Visioni a Carlo Degli Esposti. Premia Lorenza Bonaccorsi

Ore 18.15
Nel ricordo di una melodia. Con un omaggio a Stelvio Cipriani. Con Ferdinando Bastianini (pianoforte) e Wanda Folliero (violino)

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Ore 20.30 La Luna tra mitologia, arte e scienza. Con Mario Morcellini e Tommaso Ponziani. Con una lettura del Canto notturno di un pastore errante dell’Asia dei giovani della Staffetta di Scrittura Creativa Bimed coordinati da Marina Smaldone

Domenica 29 settembre

Montefiascone (Borgo La Commenda)

Ore 10.30
Massimo Paolini (sindaco di Montefiascone), Luigi De Simone (proprietario del Borgo La Commenda), Rosetta Martellini (per il premio Caro traduttore)
Assegnazione del premio Caro poeta
Introduce Elisabetta Ferrari. Modera Giovanni Masotti

Luoghi ancora abitati o da riabitare
Ore 11.00
Alessandro Cola, Memorie romanesche

Ore 11.15
Memorie da un Sud che ancora resiste. Con Giovanni Accardo. Introduce Raffaello Palumbo Mosca

Ore 11.45
Fra Primo Levi e Corrado Alvaro. Carteggi sommersi e riaffiorati. Con Giorgio Nisini e Roberto Vacca. Modera Raffaello Palumbo Mosca

Ore 12.30
Dall’epistolario del Caro. Letture di Rosetta Martellini. Conclude Elisabetta Ferrari

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