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La Kasa dei Libri vi porta in Argentina

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In una mostra letteratura, arte, paesaggio e tradizioni dell’Argentina
9 – 17 luglio 2020, Largo De Benedetti , 4 Milano

Le frontiere di molti paesi sono ancora chiuse, le mete più esotiche proibite: perciò, in attesa di poter prendere l’aereo, abbiamo deciso di portare una di queste da voi. È l’Argentina in mostra alla Kasa, dalla Cordigliera delle Ande alle pianure della Pampa, dall’arte contemporanea dei più quotati pittori al realismo magico di Jorge Luis Borges fino alle note del tango, seguiremo un percorso per viaggiare con la mente.
Raggiungeremo le sconfinate terre argentine grazie alle potenti immagini di Marcos Zimmermann (uno dei maggiori fotografi sudamericani), che immortala i 290 km del Rio de la Plata, dalle zone più selvagge e incontaminate fino al porto di Buenos Aires e ancora viaggeremo, zaino in spalla, insieme a Bruce Chatwin grazie alla prima edizione italiana di In Patagonia.
Oltre ad ammirare le bellezze naturali, una visita nei musei è d’obbligo: ecco quindi che ci vengono in aiuto cataloghi, manifesti e volumi appartenuti ad alcuni dei principali rappresentati dell’arte nazionale, come Julio Paz, di cui la Kasa conserva la biblioteca. Dalla collezione dell’artista, oltre a curiosi oggetti e souvenir da ogni angolo del Paese, libri dedicati da amici artisti e uno sfarzosissimo volume d’arte di Franco Maria Ricci dedicato a Cándido López.
Nel comprendere una nuova cultura, la letteratura che essa ha prodotto svolge un ruolo fondamentale, spazio quindi a prime edizioni e volumi dedicati di chi ne ha reso grande il nome nel mondo come il già citato Jorge Luis Borges, Adolfo Bioy Casares, Osvaldo Soriano e Rodolfo Walsh. Proprio il nome di quest’ultimo è legato a doppio filo con una triste pagina della storia argentina, quella del regime militare e dei desaparecidos: lo stesso autore infatti, che molto si spese per denunciare i crimini del regime, è inserito nella lunga lista degli “scomparsi”. Volti e vicende di questi anni tristemente noti, si ritrovano nei numeri della rivista d’epoca Madres de Plaza de Mayo, esposti in mostra.
Per orientarsi durante il viaggio non possono mancare una guida turistica e un piccolo dizionario, ancora meglio se abbiamo a disposizione una guida illustrata dell’Argentina con prologo firmato da Borges (degli anni ’50) e il Breve diccionario del argentino exquisito di Bioy Casares.
Non solo: in mostra anche vecchie cartine e piante delle città, cartoline d’epoca, fumetti e brochure pubblicitarie.
L’itinerario di viaggio è completo: arrivati all’ultima sala vi sembrerà di aver esplorato per settimane una terra lontana e meravigliosa.

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