Connect with us

Lo Zibaldone

La femminilità, una trappola

Published

on

di Giovanni Graziano Manca

Simone de Beauvoir (1908-1986) è ben nota per avere abbracciato alcune delle più importanti battaglie politiche del dopoguerra e decise militanti prese di posizione a favore della donna. Con Sartre è protagonista della dottrina filosofica dell’esistenzialismo, che ha posto al centro di una fervida quanto diversificata riflessione il valore intrinseco dell’esistenza umana individuale e collettiva. Del tutto opportuna appare la decisione dell’editore L’Orma di pubblicare nel nostro paese questi scritti della filosofa e scrittrice francese. Il libro contiene materiali eterogenei di grande interesse filosofico e politico (peraltro attualissimi nella sostanza: tra essi anche due interviste, una curata da Madeleine Gobeil pubblicata nel 1964 sulla rivista canadese “Cite’ libre”, l’altra curata dal filosofo e attivista Francis Jeanson e pubblicata in appendice ad un saggio dello stesso Jeanson sulla Beauvoir). Essi mettono in luce la cifra intellettuale complessiva della Beauvoir ma anche quella, di volta in volta messa in campo dalla francese, dell’educatrice, della filosofa, dell’attivista e della scrittrice di romanzi. Il breve saggio d’apertura, “La principessa di Cleves a Belleville”, è testo di tenore pedagogico in cui l’autrice rievoca una conferenza tenuta su un classico della letteratura francese del Seicento scritto da Madame de La Fayette. “Ritratto di Jean-Paul Sartre”, rimasto inedito fino al 2012, è il profilo che presenta al lettore americano di “Harper’s Magazine” il pensiero e la figura del filosofo esistenzialista cui Beauvoir era legata da un sodalizio intellettuale prima ancora che sentimentale. Dell’autore di “La nausea”, Beauvoir scrive che “L’apparente paradosso di Sartre é che, seppur profondamente ottimista per morale e temperamento, si abbandona alle fantasie più cupe e avverte più acutamente di chiunque altro tutti gli aspetti orribili e inquietanti di questo mondo.” Di particolare interesse e attualità un ampio intervento sul tema “Cosa può la letteratura?” (che Beauvoir conclude con una frase valida a maggior ragione ai giorni nostri e su cui dovremmo riflettere: “Proteggere dalla tecnocrazia e dalla burocrazia quel che di più umano c’è nell’essere umano, e mostrare il mondo per com’è, ossia qualcosa che si rivela a degli individui allo stesso tempo legati tra loro e separati: è questo, credo, il compito della letteratura, ciò che la rende insostituibile.”) e i diversi articoli che riguardano l’universo femminile (“La femminilità, una trappola” del 1947, “È ora che la donna cambi il volto dell’amore” del 1950, “Madri nubili, contro l’ordine morale” del 1970, “Le donne, la pubblicità e l’odio” del 1983) che toccano argomenti nell’odierno ancora nevralgici dando testimonianza dell’ impegno politico a favore dell’emancipazione femminile profuso da Beauvoir per tutta la vita.

Simone De Beauvoir –

SIMONE DE BEAUVOIR –
La femminilità, una trappola – Scritti inediti 1927-1983, 160 pagg., euro 16, L’Orma editore, Roma 2021.

Continue Reading
Click to comment

You must be logged in to post a comment Login

Leave a Reply

Copyright © 2020 Leggere:tutti