La disciplina di Penelope

di Elena D’Alessandri

“Tanta gente rimane quasi paralizzata quando le domandi a bruciapelo di esprimere un desiderio. Invece se lo chiedessero a me non avrei né dubbi né esitazioni: tornare ad addormentarmi come da bambina a casa di nonna Penelope”. 

Sulle prime luci del mattino, tra le strade livide dell’autunno milanese, Penelope Spada esce dal portone del condominio in cui ha trascorso la notte. È una donna sola, durissima e spavalda ma al contempo fragile. Ex pubblico ministero, costretta ad abbandonare la toga per via di un incidente, si è trasformata, è diventata rabbiosa e insofferente, anche se ancora affascinante e incline ad incontri occasionali. Le sue giornate alternano noia a stordimento, cibi biologici, Tavor e una buona dose di alcool.

L’occasione per tornare in carreggiata sembra arrivare, inaspettatamente, un mattino. Mario Rossi, un uomo mite di mezza età, rimasto solo con una figlia di 7 anni, ha perso sua moglie un anno prima. Giuliana è stata uccisa con un colpo alla testa e quindi trasportata nella periferia di Rozzano ove è stato rinvenuto il corpo. In mancanza di piste alternative da seguire e alla luce di qualche lite violenta tra i due, lui è diventato il principale indagato. Il procedimento si è concluso con l’archiviazione ma non ha cancellato i terribili sospetti che ancora gravano sulla sua testa.

È per sua figlia Sofia – che una volta adulta potrebbe chiedere di sua madre – che Rossi vuole recuperare l’onore perduto e si rivolge all’ex P.M. perché possa aiutarlo a trovare il vero colpevole dell’omicidio. Dopo un iniziale tentennamento e dopo aver letto gli atti, la Spada accetta l’incarico. Ad affiancarla nelle indagini un suo ex collaboratore di polizia giudiziaria in debito con lei, tal ‘Mano di Pietra’. È così che prende vita, tra le strade del capoluogo lombardo, un’indagine intrigante e non priva di colpi di scena.

Con “La disciplina di Penelope” – in libreria nella collana I Gialli Mondadori dal 19 gennaio (192pp, 16,50Euro) – Gianrico Carofiglio presenta al pubblico un nuovo sorprendente personaggio femminile, consegnandoci un romanzo breve che non lascia scampo e in cui ogni pagina diventa un’incursione nelle pieghe più profonde dell’animo umano.