La congiura delle passioni

di Giulia Siena

L’Appennino lucano fa da scenario a La congiura delle passioni, il romanzo di Pietro De Sarlo in cui realtà storica e finzione letteraria si mescolano. Siamo alle porte dell’Unità d’Italia e la piccola comunità di Monte Saraceno è come confusa da tutto ci che sta accadendo; l’imminente mutamento politico è una baraonda che si avvicina e sconvolge. Pietrino ha nove anni e la sua quotidianità viene destabilizzata durante la colazione di una domenica come tante. Nei suoi giochi, in strada con gli amici, riportava lo scontro tra liberali e Borboni, le chiacchiere e le ansie che la famiglia riversava a tavola. Ma questa volta, arrivato in piazza, il tempo si è come fermato. La popolazione, compresa Mirna, è cristallizzata, a immagine di un Mezzogiorno arrestato nella sua naturale crescita. Si susseguono così vicende  in cui si cela la volontà di raccontare il Risorgimento partendo non dagli eroi che hanno fatto l’Unità, ma da quel popolo che, in attesa e paziente, ha visto cambiare la Patria tra la costante paura del conflitto e l’iperbolica speranza di crescita. Le sonorità dialettali e la documentazione storica rendono questo romanzo una veritiera testimonianza di storia italiana.

Pietro De Sarlo

“La congiura delle passioni”

Altrimedia Editore, 2021
240 pp., 19.00 euro