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La casa museo Domenico Aiello

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di Antonio Corbisiero

Da Salerno  alla Lucania con passione culturale  e amore filiale.
Ho incontrato il prof. Gianfranco Aiello in un caldo pomeriggio del mese di maggio nel suo studio di Salerno. Docente di odontoiatria all’Università di Padova, un altro studio dentistico a Milano, pubblicista, collaboratore di giornali nazionali e riviste specializzate, mecenate della cultura e protagonista di iniziative umanitarie. È autore di numerose pubblicazioni scientifiche ed è relatore nei maggiori convegni nazionali e internazionali. Avevo visitato qualche settimana prima la Casa-Museo dedicata al padre a Moliterno, suo paese di origine della Basilicata, nella Val d’Agri. Il piccolo museo è una bomboniera, ricco di quadri di noti pittori lucani, stampe e carte geografiche d’epoca, libri e taccuini rari. Uno scrigno incastonato in un borgo fascinoso che conserva ancora intatto il suo Castello. “La vita di mio padre Domenico – mi racconta il professore Aiello – è stata segnata dal rimpianto. Aveva venduto la casa paterna per pagare il collegio dove poter completare gli studi. Orfano di madre ancora fanciullo, qualche anno dopo perse anche il padre. Studente modello con un fratello di poco più grande e due sorelle sposate con braccianti agricoli, per studiare non aveva altra scelta. E il rimpianto di questa perdita me lo trasmise attraverso i suoi ricordi. Il forno del pane al piano terra della casa-museo, il mobile dispensa ben fornito, il camino, il letto ad alcova”.

Domenico Aiello morì nel 1995. Dopo 70 anni, gli acquirenti di allora decisero di vendere quella piccola casa. Gianfranco Aiello la riacquistò nel 2005 e mise subito dinanzi la porta la targa: “Casa Museo Domenico Aiello”. “Poi – mi dice ancora – sono andato al cimitero e gli ho detto: Papà, ti ho restituito la casa. Ma, all’uomo rigoroso, onesto, generoso, dovevo un tributo d’ onore perché il rapporto con il padre è un viaggio che va oltre la sua vita”. Così è nata la Casa Museo Domenico Aiello, una perla della cultura. Un recupero filologico dell’abitazione lucana; una biblioteca, una collezione di stampe, opere dei massimi pittori lucani e, infine, una videoteca con i migliori servizi televisivi: la Lucania di Mario Trufelli, fondatore e direttore storico di Rai 3 Basilicata, giornalista di Rai 1, conduttore della trasmissione medica Check-up.

La Casa -Museo raccoglie opere di autori locali, Ferdinando Petruccelli della Gattina, nato a Moliterno, giornalista, scrittore, uomo politico morto nel 1890 a Parigi; Giacomo Racioppi, anch’egli di Moliterno, magistrato e scrittore; il noto politico e giornalista Giustino Fortunato e dei poeti Leonardo Sinisgalli e Rocco Scotellaro. Vi sono opere pittoriche di Angelo Brando, Vincenzo Marinelli, Carlo Levi e Michele Tedesco. I diciotto taccuini del pittore di Moliterno , datati fra il 1853 e il 1897, rappresentano una straordinaria miniera di informazioni, un racconto in presa diretta di luoghi, situazioni, personaggi. Tra le curiosità della Casa-Museo, la più antica è la carta geografica del Magini datata 1620. Sono presenti, in originale, anche le vedute di Moliterno, Potenza ed altre città lucane dall’opera “Il Regno di Napoli in prospettiva” di Giovan Battista Pacichelli del 1703. Dall’inaugurazione, avvenuta nel 2010,  si sono susseguiti incontri e iniziative di grande spessore culturale tra cui vanno ricordati: TREMUOTI novembre1980 – novembre 2010 Terremoti in Lucania, AMICI POETI, Leonardo Sinisgalli, Rocco Scotellaro, Albino Pierro, filmati, interviste e riflessioni. Il Corriere Salute venti anni dopo, Dr. Luigi Bazzoli Fondatore e Direttore; l’emigrazione raccontata dal regista Franco Brogi Taviani, la  presentazione del libro LA COSCIENZA E’ UN GIGANTE, la casa del padre recuperata a luogo di cultura, Infiniti Lucani In punta di piedi nell’Infinito, attraverso i luoghi della Lucania, i capolavori, le eccellenze, i siti dell’anima e quelli del cuore.
Quali sono le future iniziative del professore-mecenate, amante dell’arte e della cultura? “ Da poco è stato inaugurato il Museo palazzo Aiello 1825 – dice Gianfranco Aiello-  con una mostra antologica dedicata a Mario Carotenuto, illustre pittore salernitano. In autunno del 2015 è attesa l’inaugurazione del secondo museo, questa volta nel Palazzo Aiello 1786, uno dei pochi musei italiani della pittura dell’otto-novecento.. Nel 2016 sorgerà la Galleria d’arte contemporanea che ospiterà mostre e un premio dedicato agli artisti emergenti. Sempre nel 2016 la Bibliotea Lucana esporrà in una casa liberty le vedute e le mappe della Basilicata e i testi dei suoi maggiori scrittori. Infine il museo Nazionale della Ceramica, ubicato al secondo e terzo piano del Museo palazzo Aiello 1825”. Un fiorire di iniziative che conquisteranno pagine di giornali e servizi televisivi e che faranno di Moliterno capitale dell’arte della Lucania e di tutto il sud Italia.

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