Italia: durante l’emergenza Covid si legge di più

di Edoardo Monti

La pandemia ha cambiato le nostre abitudini? Sì: ma in alcuni casi, a quanto pare, anche in positivo.
È cresciuto infatti, durante questo periodo, il numero complessivo dei lettori in Italia. Ad arrestarlo è l’indagine La lettura e i consumi culturali nell’anno dell’emergenza, condotta dal Centro per il libro e la lettura (Cepell) del MIBACT e dall’AIE (Associazione Italiana Editori), in collaborazione con Pepe Research.
I dati parlano chiaro: negli ultimi dodici mesi la percentuale dei lettori in Italia ha raggiunto il 61%, contro il 58% del 2019 e il 55% del 2018.
Un”impennata si è registrata soprattutto tra i fruitori di eBook e audiolibri, e (ma questo era forse più prevedibile) negli acquisti effettuati online.
Ciò che ha sorpreso di più è stata la buona tenuta delle librerie tradizionali – le quali, a causa del Covid, hanno dovuto affrontare la sfida più difficile. L’entusiasmo di molti lettori è riuscito a dar loro sostegno, ma un merito importante – riguardo all’intero settore, ivi compresi le biblioteche e i piccoli editori – va attribuito all’intervento voluto dal Governo in sostegno di diverse imprese culturali.
Tutti segnali che sembrano restituirci, insomma, il ritratto di un Paese che in mezzo a un dramma globale ha saputo riscoprire un piacere antico – che non può tramontare.