Mondo del libro
Istat: l’editoria resiste alla crisi e aumenta il numero dei lettori
di EDOARDO MONTI
Meno libri, più lettori. Un paradosso? Non nel mondo delle statistiche.
Secondo un report dell’Istat di inizio febbraio – riguardante la produzione e la lettura di libri in Italia –, nel corso del 2020 si sarebbe registrata una diminuzione dei titoli pubblicati e delle tirature. Nondimeno (ed è un dato da non sottovalutare) c’è stato anche un lieve aumento del numero dei lettori rispetto all’anno precedente.
Sebbene il 2020 sia stato a livello globale un annus horribilis, per i motivi che tutti sappiamo, si può affermare che le imprese del settore editoriale abbian mostrato – rispetto ad altri ambiti – una buona tenuta.
Andando più nel dettaglio, rispetto al 2019 c’è stata una diminuzione delle opere editate del -2,6%, che ha coinvolto anche le tirature (-7,2%). Al tempo stesso, il prezzo medio di copertina dei libri è rimasto sostanzialmente a un livello stabile, mentre è cresciuta la distribuzione tramite i canali online.
Un dato interessante – accanto all’aumento della diffusione del formato e-book – è la notevole estensione dell’offerta in digitale. Gli editori, sempre più spesso, collaborano con piattaforme online adibite alla fruizione di audiolibri, e sono impegnati direttamente nella produzione di podcast. Per molto tempo, simili attività sono state una prerogativa delle grandi case editrici; a partire dal 2020, anche gli operatori di medie e piccole dimensioni hanno iniziato a valorizzarle.
You must be logged in to post a comment Login