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Lo Zibaldone

Intervista allo scrittore Demetrio Verbaro

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Demetrio Verbaro nasce a Reggio Calabria nel 1981. Appassionato di letteratura, cinema e televisione, partecipa nel 2016 al quiz di canale5 Caduta Libera dove si laurea campione, partecipando a oltre 10 puntate. Pubblica Il carico della formica (Lettere Animate Editore, 2013), L’attimo eterno (Lettere Animate Editore, 2014), Ora, per sempre e oltre (Lettere Animate Editore, 2016) e La farfalla con le ali di cristallo (Lettere Animate Editore, 2015). Per la casa editrice PubMe pubblica il fantasy storico Dorian e la leggenda di Atlantide (2017) e L’illusione della Fenice (2018), in cui racconta tre storie ambientate in epoche e luoghi differenti ma legate da un unico, misterioso filo conduttore.

 

 

A cura di Ernesto Dell’omo

 

 

Parlaci del tema principale che accomuna le tre storie ambientate in tre differenti epoche presenti nel tuo ultimo romanzo L’illusione della Fenice.

Ci sono due temi principali: Il primo è quello della rinascita, delle seconde occasioni, della capacità dell’essere umano di rialzarsi dopo una brutta caduta, leccarsi le ferite e proseguire con coraggio per la propria strada. Il secondo riguarda la bellezza della curiosità propria degli esseri umani, che si spingono oltre i propri limiti, bramosi della conoscenza, come moderni Ulisse sfidano l’ignoto pur di trovare le risposte alle loro domande. Questi due argomenti valicano il tempo, la storia e la geografia e sono proprie del patrimonio genetico inconscio di ognuno di noi. Ed è proprio per questo che ho ambientato il mio romanzo in tre epoche diverse e in tre zone diverse della Terra: non importa quando e dove sei nato, nella tua anima di essere umano ci sarà sempre una voce che ti urla che ce la puoi fare a superare i tuoi limiti, a provarci sempre. Basta soltanto avere la forza di ascoltarla.

 

Qual è il messaggio che vuoi esprimere con il tuo libro?

Non c’è un unico messaggio protagonista, ma ce ne sono centinaia di messaggi, piccoli, medi e grandi sparso un po’ ovunque nel libro. A seconda del lettore, a seconda della sua storia di vita personale questi messaggi assumono poi un ruolo importante o flebile. Per esempio proprio qualche giorno fa mi è arrivato un messaggio di una mia lettrice che mi diceva quanto fosse rimasta colpita dal difficile parto di Sara, di quanto l’avesse colpita la forza e il coraggio di quella ragazza che decide di portare avanti una gravidanza da soli contro tutto e tutti. L’aveva talmente colpita che ha riletto tre volte quella parte.  Un’altra signora si è tatuata una frase d’more che Thomas dice a Sadie nella terza parte dedicandola al proprio marito. Esempi di come l’importanza dei messaggi varia a seconda di chi li ascolta.

 

 

 

Quello che mi ha colpito maggiormente è la forte caratterizzazione di tutti i personaggi, specie di quelli femminili. Dicci di più al riguardo.

La forte caratterizzazione dei personaggi è un segno che si contraddistingue nella mia scrittura. Difficilmente leggerete nei miei romanzi scene di azione curate nei dettagli ma sarà molto facile invece leggere dell’anima di uno dei protagonisti per intere pagine. Le sfaccettature dell’animo umano sono così vaste e meravigliose che è impossibile per me non cercare di approfondirle. Effettivamente mi soffermo un filo di più su quelle femminili, penso che sia dovuto al fatto che vengo da una famiglia matriarcale e da mia madre ho imparato quanto sia importante rispettare una donna e quanto possa essere fragile e forte al tempo stesso.

 

Sei un autore che ha avuto diversi generi letterari come habitat stilistico. Quali sono i tratti distintivi della tua scrittura?

Il mio stile è molto particolare perché non ho uno stile predefinito. E’ come l’acqua, si adatta alla forma dell’oggetto che la contiene. Il mio stile si adatta al genere del romanzo che sto scrivendo. Se è un romanzo d’amore il mio stile diventa più morbido, se stiamo parlando di un thriller diventa più incisivo, se stiamo parlando di fantasy o fantascienza diventa più ricercato. E’ chiaro che ci sono tratti distintivi comuni, tra cui spiccano soprattutto le descrizioni paesaggistiche che sono molto curate nei dettagli tanto che il lettore può immaginarli come dei dipinti e una costante ricerca della semplicità nelle piccole ma importanti cose. Se per esempio un personaggio vuole esprimere amore verso un altro scrivo “Ti amo” e non “il mio cuore vibra come una corda di violino suonata da un angelo che canta il mio amore per te con la sua voce beata”

 

Aiutaci a capire quali sono gli autori e le letture che hanno contribuito maggiormente a formare il tuo book-writing

Il primo libro che ho letto è stato “alice nel paese delle meraviglie”  Ero soltanto un bambino ma l’amore per la lettura è nato come un’esplosione dentro di me. Non ho un genere preferito, leggo praticamente tutto quello che può darmi un’emozione, uno spunto di riflessione, o anche semplice intrattenimento, ma se dobbiamo parlare di autori che hanno influenzato il mio modo di scrivere devo sicuramente citare John Fante (le sue parole sono come pugni, sono potenti, reali, crudi) Charles Bukowski (il suo stile senza fronzoli né schemi, soprattutto nelle sue poesie e nei suoi racconti è quanto di meglio un giovane scrittore possa legere) e  Fëdor Michajlovič Dostoevskij (i Demoni è il mio romanzo preferito, la caratterizzazione dei suoi personaggi non ha eguali)

 

Raccontaci  attraverso un piccolo excursus dei cinque romanzi che hanno preceduto l’uscita de L’illusione della Fenice.

Il mio primo romanzo “il carico della formica” è un thriller psicologico. Si svolge all’interno di un ospedale psichiatrico. Il protagonista dovrà scegliere tra un’amante che ama e una moglie a cui è rimasto legato solo per i figli in comune. Il mio secondo romanzo “l’attimo eterno” è un romanzo di formazione e narra le avventure di tre amici partendo dai loro dieci anni e seguendoli fino a quando non diventano adulti, con tutti i problemi annessi. “la farfalla con le ali di cristallo” è un romanzo di fantascienza ambientato nel futuro. All’inizio sembra una storia tranquilla ma più si va avanti più si trasforma in un romanzo dispotico, la Terra è in pericolo e gli esseri umani rischiano l’estinzione, perché senza nessun motivo apparente nessuna donna riesce più a rimanere incinta. “Ora, per sempre e oltre” un romanzo d’amore tormentato tra due giovani che vedono le loro vite scontrarsi contro un ostacolo insormontabile ed infine “Dorian e la leggenda di Atlantide” un fantasy storico incentrato sul mito di Atlantide narrato da Platone, un mix di storia reale e fantasy puro.

 

Cosa stai leggendo in questo periodo? Ci sono autori italiani che ti hanno colpito negli ultimi anni?

Ho da poco finito di leggere dei manuali di astrofisica che mi hanno aiutato nella stesura del mio ultimo romanzo: “l’illusione della fenice” e devo dire che il mio approccio era stato timoroso e avevo molti pregiudizi, ma sono rimasto letteralmente affascinato dal mondo della fisica. Così tanto che se anzichè 37 anni ne avessi avuti 18 avrei scelto una carriera università che riguardava questa branchia della scienza. In questo periodo sto leggendo in lingua originale tutte le opere di William Shakespeare. La musicalità dell’inglese arcaico riempie ogni frase di un’armonia che in lingua italiana si faceva più fatica a cogliere. Ho appena finito Romeo e Giulietta e ho da poco iniziato l’Amleto. Nessuno degli autori italiani contemporanei mi ha colpito, di quelli moderni invece molti hanno suscitato il mio interesse, la mia stima e la mia ammirazione, tra cui spiccano Ignazio Silone e Grazia Deledda.

 

Stai scrivendo altro?

Ho appena iniziato la stesura del mio settimo romanzo. Il titolo ancora non l’ho scelto, di solito arriva in modo naturale subito dopo aver finito il romanzo. E’ un lavoro molto particolare perché il tema principale è una storia d’amore, ma da essa si dipanano nascoste come radici sottoterra, tantissimi altri argomenti e intrecci. Lo stile è pieno di sfumature diverse a seconda dell’argomento trattato. Nella mia testa la storia ha già preso forma, è come un film che vedo e rivedo, mi basta solo chiudere gli occhi e pensarlo. Adesso arriva la parte più bella: metterlo su carta.

 

 

Contatti Demetrio Verbaro

https://www.facebook.com/Demetrio-verbaro-207147146120868/?fref=ts

https://www.instagram.com/demetrio.verbaro/?hl=it

 

Link di vendita L’illusione della Fenice

https://www.amazon.it/Lillusione-della-fenice-Demetrio-Verbaro/dp/8833661776/ref=sr_1_10?ie=UTF8&qid=1542639419&sr=8-10&keywords=demetrio+verbaro

 

 

 

Titolo: L’illusione della Fenice

Autore: Demetrio Verbaro

Genere: Narrativa Contemporanea/Sci-fi

Casa Editrice: PubMe

Collana: Policromia

Pagine: 258

Codice ISBN: 9788833661759

 

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