Connect with us

Lo Zibaldone

Intervista a Mariele Rosina, autrice di Lo strano caso di Matilde Campi

Published

on

Mariele Rosina è un medico ricercatore, e ha svolto l’attività di professore di patologia clinica presso l’Università di Milano. Dopo il pensionamento si è dedicata alla letteratura, pubblicando la raccolta di racconti Il burattinaio (La vita felice, 2014), e in self publishing nel 2015 Fiabe e favole a sette voci, in collaborazione con sei autrici. Ha scritto poi la commedia in tre atti I pronipoti: gli sposi sono ancora promessi? e il romanzo Lo strano caso di Matilde Campi

 

«Cosa significa per lei scrivere e inventare storie?».

Ho sempre coltivato la passione per la scrittura e, anche se per molti anni ho pubblicato solo articoli scientifici, nei momenti di pausa o di vacanza mi è sempre piaciuto liberare la mia fantasia, cambiando genere e linguaggio. Scrivevo poesie, brevi racconti e riflessioni che rimanevano nel cassetto. Ma è stato durante una circostanza dolorosa che ho scoperto nella scrittura una risorsa per appagare un bisogno che non sapevo di avere. Era un modo di esprimere me stessa e uno strumento per coinvolgere il lettore che è  parte integrante del gioco letterario perché vi partecipa con i propri pensieri ed emozioni.

 

«Quali opere e autori hanno influenzato il suo cammino di scrittrice?».

Difficile dirlo. Ho cominciato a leggere fin da bambina. Ricordo che in inverno mi rifugiavo nella mia cameretta con i piedi sul termosifone e un libro in grembo. Così passavano le ore. Al liceo ero affetta da una sorta di “bulimia letteraria”, sollecitata dalla mia insegnante di lettere che, durante le vacanze estive, ci esortava a leggere una ventina di testi di autori italiani (Foscolo, Manzoni, Verga, Pirandello, Buzzati), e stranieri Hemingway, Orwell, Stendhal, alcuni in lingua originale.

L’amore per la lettura perdura ancora oggi prendendo gran parte del mio tempo libero.

Un buon libro è una pietra che precipita dalla vetta: può diventare una valanga e trascinare tutto quello che trova. Impossibile prevederne gli effetti, ma si è certi che lascerà una traccia profonda.

Onestamente non saprei dire chi o quale opera abbia influenzato il mio modo di scrivere, ma prima ancora il mio modo di pensare, perché se è vero quanto afferma Salvemini che “cultura è ciò che resta dopo aver è dimenticato tutto ciò che si e studiato” ogni evento del passato ha contribuito alla mia formazione di donna prima che di scrittrice

 

«Come ha gestito la caratterizzazione dei personaggi del romanzo Lo strano caso di Matilde Campi? Ha preso spunto da persone o da eventi reali?».

Sì, certo. In ogni mio racconto c’è qualcosa di autobiografico che parte da eventi capitati realmente e poi trasformati in modo tale da perdere i confini tra realtà e fantasia. Avviene lo stesso per le persone, conosciute anche marginalmente, che diventeranno personaggi. Questi saranno modificati nel racconto e avranno ciascuno un proprio compito e ruolo, ma, col progredire della storia, acquistano una vita propria, tanto che, a un certo punto, l’autore li lascia liberi di agire e di andare verso il loro destino.

 

«Nella sua carriera letteraria ha scritto poesie, racconti e una commedia liberamente ispirata dai Promessi Sposi di Manzoni. Ci racconta qualcosa della sua raccolta di racconti Il burattinaio? Ci sono punti di contatto tra quest’opera e il romanzo Lo strano caso di Matilde Campi?».

Il burattinaio è una raccolta di 14 racconti che nascono da episodi della quotidianità per concludersi spesso con un finale a sorpresa. In questo modo ho voluto valorizzare quello che normalmente passa come banale, scontato. Infatti nella vita è difficile che capitino fatti straordinari, ma la cosa bella è rendere straordinari i fatti quotidiani e questo è uno dei compiti dello scrittore. Così un incontro, un dialogo ascoltato in metropolitana, un articolo di giornale può accendere l’immaginazione e da questo nasce il racconto.  L’ultimo racconto “il burattinaio” collega tutti gli altri, e deve proprio essere letto per ultimo perché, diversamente, sarebbe come svelare il finale di un thriller. In merito ai punti di contatto tra i racconti e il romanzo, ce ne sono, anche se il filo conduttore delle due opere è diverso. Cito i due più evidenti.Il primo è l’amore che nei racconti è mostrato in tutti i suoi aspetti come un prisma di cristallo che penetrato dalla luce si sfrangia in colori differenti per ogni sua faccia, mentre nel romanzo l’amore è la forza che vince e risolve i conflitti, arrivando anche a cambiare le persone.Il secondo è la morte che, sia nei racconti, sia nel romanzo, è vista come un momento della vita, forse il più importante. È un evento ineluttabile al quale bisogna prepararsi, che non deve spaventare. Per i credenti (e io sono fra questi) è il passaggio a un’altra vita e per i non credenti è il ritorno nel grembo della natura, in un certo senso è il ritorno all’infinito

 

«Lo strano caso di Matilde Campi è un romanzo appartenente al genere della fanta-genetica, in cui si racconta la drammatica storia di una donna che non può invecchiare. Quale messaggio trasmette la sua opera?».

Un primo messaggio è efficacemente trasmesso  dalle parole di uno dei due protagonisti maschili: l’amore è una forza che non ammette sotterfugi e dona a ciascuno la capacità di essere se stesso. Un altro messaggio è legato al tema ricorrente del tempo. Il romanzo fa riflettere sul suo valore che si collega immancabilmente ai valori umani e agli affetti che nella vita per forza di cose si perdono. È il tempo che cura le ferite del passato e che ci presenta il conto degli errori commessi, è il tempo che possiamo sprecare o, viceversa, assaporare istante per istante è il tempo che per Matilde è solo una convenzione degli uomini, eppure ci condiziona la vita. Un terzo messaggio è quello della speranza in un mondo migliore, in una maggiore consapevolezza del valore della vita e della sua qualità in un futuro non così lontano.

 

«Dal punto di vista di una scienziata, la storia di Matilde Campi potrebbe un giorno diventare realtà, grazie ai progressi della medicina e della tecnologia?».

Certo, la vicenda poggia su dati scientifici reali e documentabili, il che rende la storia credibile tanto che non ci stupirebbe di apprenderla dai giornali o dalla TV. Infatti, l’ipotesi di una mutazione che produca gli effetti descritti, per quando improbabile, non è impossibile soprattutto oggi con l’avanzamento delle tecniche di manipolazione genetica

 

«Di cosa tratterà la sua prossima opera?».

Potrebbe essere una raccolta di poesie, o di racconti, non lo so ancora. Nelle mie intenzioni c’è il seguito della storia di Matilde, ma per ora è solo un progetto appena abbozzato

Lo strano caso di Matilde Campi

Mariele Rosina

Lulu, pp 176


https://www.instagram.com/mariele_rosina/

https://www.facebook.com/mariele.rosina

https://www.amazon.it/Lo-strano-caso-Matilde-Campi-ebook/dp/B01N5ES4AT

Continue Reading
Click to comment

Notice: Undefined variable: user_ID in /home/kimjcgib/public_html/wp-content/themes/zox-news-childfemms/comments.php on line 49

You must be logged in to post a comment Login

Leave a Reply

Copyright © 2020 Leggere:tutti