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Lo Zibaldone

Intervista a Francesco Cotti, autore di Run Hide Tell

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Francesco Cotti è nato a Parma nel 1971. In passato ha lavorato come consulente tecnico per un’azienda che eroga servizi per gli Enti Governativi e grazie al suo lavoro ha potuto conoscere e stringere rapporti con operatori dei Reparti di Forze Speciali che l’hanno motivato, nel 2007, a pubblicare il suo romanzo d’esordio: La Giusta Decisione. Pubblica poi nel 2012 Futuro Ignoto e nel 2016 il suo romanzo più maturo e ambizioso, Collera dal Mare. Nel 2017 pubblica la prima parte di un romanzo in due puntate: Strategie Alternative, e nel 2018 il seguito Run Hide Tell.

 

A cura di Antonella Quaglia

«Qual è il significato del titolo Run Hide Tell?».

È la designazione informale che viene data alla procedura consigliata dalle Forze dell’ordine inglesi ai cittadini in caso di attacchi terroristici che, tradotta in italiano, sarebbe: Scappare, Nascondersi, Riferire. Nel romanzo tutte queste tre fasi vengono affrontate dai protagonisti.

 

«Quando e come è iniziata la sua passione per le tecnologie militari e le loro procedure operative? E quando ha deciso che avrebbe trasformato queste sue conoscenze in un lavoro?».

Il mondo militare mi ha sempre affascinato fin da bambino, complice uno zio scozzese che ogni volta che ci veniva a trovare mi regalava splendidi soldatini e modellini di mezzi militari che erano introvabili in Italia. A parte questo marginale dettaglio, la mia passione è nata da adolescente con l’interesse nello studiare qualsiasi manuale (in lingua originale) di tematiche militari. La mia attuale biblioteca militare di libri fisici è composta da un numero tale di volumi che messi uno di fianco all’altro superano la lunghezza di otto metri. I libri in formato file elettronico sono probabilmente di più, e sono in continua crescita. Nel 2000 fui avvicinato da una nota azienda italiana che forniva consulenza ed equipaggiamenti ad Enti Governativi e Reparti militari. Ho letteralmente visto da una prospettiva privilegiata la trasformazione delle nostre Forze Armate da una struttura disorientata post-Guerra Fredda, che doveva affrontare lo sconvolgimento mondiale post 11 Settembre, fino a diventare l’eccellenza professionale che è oggi, pur con tutte le sue limitazioni di tipo economico. È stato un periodo lavorativo relativamente limitato nella mia carriera, ma molto intenso. Oggi sono un sistemista Microsoft, ma da quel periodo lavorativo ho portato con me numerose conoscenze e legami con alcuni Reparti che mi hanno permesso di scrivere i miei romanzi.

 

«Run Hide Tell racconta di un drammatico mass shooting ai danni di un villaggio turistico marchigiano. Ci racconta i motivi che l’hanno spinta a scrivere questa storia?».

Dopo il massacro degli attentati di Parigi nel novembre 2015 i nostri Reparti anti-terrorismo e contro-terrorismo (i primi si occupano delle indagini, i secondi delle azioni cinetiche per contrastare i terroristi) hanno un solo pensiero: prima o poi succederà qualcosa di simile in Italia e cercano di essere pronti a qualsiasi evenienza nel più breve tempo possibile. Per questo sono state create da zero speciali unità da parte dall’Arma dei Carabinieri (SOS e API) e della Polizia di Stato (UOPI) pronte ad essere attivate in ogni grande città italiana per reagire immediatamente ad un attentato. Questo nuovo apparato di risposta ha stimolato la mia curiosità e l’inevitabile tentativo di dare una risposta alla domanda che si fanno tutti nell’ambiente: “Se e quando accadrà, come andranno le cose?”

 

«I suoi romanzi di genere techno-thriller hanno riscosso grande successo, tanto che Collera dal mare è ancora nei primi cinque posti della classifica di vendite di Amazon dopo più di due anni dalla pubblicazione. Che tipologia di lettori la segue con più interesse?».

Il mio lettore tipico è un uomo dai diciannove ai sessant’anni d’età. È attirato dal mondo militare ed è un attento osservatore della situazione internazionale. Legge i miei libri perché vuole avere una credibile narrazione di eventi possibili, ma di cui non ha informazioni su altri media.

 

«Qual è stato il personaggio di Run Hide Tell che ha richiesto maggiori sforzi e ricerche in fase di caratterizzazione?».

Entrare nella psicologia dei terroristi è stata la cosa più impegnativa. Ho cercato di dare uno spessore psicologico credibile anche a loro, perché era importante per la narrazione. Questo ha significato andare a ricercare su varie fonti, spesso non in inglese, trascrizioni degli interrogatori di eventuali terroristi sopravvissuti agli attentati più recenti, trovare le traduzioni dall’arabo dei discorsi dello Stato Islamico emessi negli anni e via dicendo. Tutto questo per dare corpo alle motivazioni che possono portare un giovane uomo a decidere di compiere gesti clamorosi in nome di una distorta ideologia. La mia personale conclusione? Sono persone con una drammatica confusione in testa, per usare un eufemismo.

 

«Lei è stato definito il Tom Clancy italiano. Quali altri autori hanno influenzato il suo lavoro, e quali romanzi consiglia a chi ha apprezzato le sue narrazioni?».

Essere paragonato dai lettori a Tom Clancy mi fa venire la pelle d’oca. Io sono sempre stato un accanito lettore e fan di Clancy e non posso nemmeno lontanamente avvicinarmi alle sue opere. Probabilmente sono uno dei suoi epìgoni (considerando l’accezione denigratoria del termine) più attivi e riconosciuti in Italia, quello lo posso concedere. Cosa consigliare a chi apprezza i miei libri? Ovviamente di leggere gli autori dei “classici” del Techno-thriller: Larry Bond, Craig Thomas, Patrick Robinson e Michael Crichton (anche se quest’ultimo non trattava tematiche militari). Autori italiani? Dopo la pubblicazione nel 2007 del mio primo romanzo “La Giusta Decisione” ne sono apparsi tanti e alcuni sono davvero interessanti. Un po’ come se avessi rotto il ghiaccio sul genere letterario, in Italia. Non faccio nomi per evitare di favorire alcuni e penalizzare altri. Fatevi un giro in Internet e vedete che libri i lettori comprano dopo aver acquistato i miei.

 

«So che al momento sta lavorando a un nuovo romanzo che si avvarrà del contributo dell’Aeronautica Militare. Può darci qualche anticipazione?».

Ho già avuto contatti con l’AMI nel 2012 quando visitai il Reparto Sperimentale di Volo a Pratica di Mare per la fase di documentazione del romanzo “Collera da Mare”. Nel prossimo romanzo voglio coinvolgere uno degli asset più utilizzati e controversi degli ultimi anni: gli Aeromobili a Pilotaggio Remoto, i cosiddetti “droni”. Hanno letteralmente rivoluzionato il modo di acquisire informazioni dal campo di battaglia e distribuirle alla Catena di Comando, oltre che essere delle efficientissime macchine per bombardamenti chirurgici. Per il loro enorme contenuto tecnologico e per come stanno stravolgendo le regole del campo di battaglia, sono finite inevitabilmente a stimolare la mia curiosità. Nell’Aeronautica Militare Italiana i droni sono assolutamente disarmati e vengono utilizzati esclusivamente per missioni di sorveglianza ed Intelligence. Nel prossimo romanzo cercherò, in un contesto di fiction, di darne il ritratto operativo il più verosimile possibile.

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Titolo: Run Hide Tell

Autore: Francesco Cotti

Genere: Techno-Thriller

Casa Editrice: Amazon EU

Pagine: 278

Codice ISBN: 978-1983320323

http://www.francescocotti.it/

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www.francescocotti.it/index.php/libri/run-hide-tell

https://www.amazon.it/Run-Hide-Tell-Francesco-Cotti/dp/1983320323/ref=sr_1_1?ie=UTF8&qid=1538039497&sr=8-1&keywords=run+hide+tell

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