Interviste
Incontro con l’autore: Giorgio Volpe
Abituato da piccolissimo a non avere una sede fissa, Giorgio Volpe, oggi trentenne, è un iperattivo “creativo”, come si definisce, ma è iperattivo in ogni sua manifestazione: la laurea in Lettere e Filosofia, conseguita alla Sapienza di Roma, il Teatro Azione, scuola professionale di recitazione, e l’Institut del Teatre de Barcelona, per il suo percorso all’interno del progetto Erasmus, programma di mobilità studentesca dell’unione europea creato nel 1987.
Sembra ben definito il solco culturale che sta percorrendo, legato al teatro e soprattutto rivolto ai ragazzi, ma Giorgio Volpe è anche un musicista – suona il clarinetto in sib – e cultore degli elementi magici, come descrive nel suo primo libro per bambini dal titolo “Martina e Nocciolino” uscito nel 2014 per Apollo Edizioni.
Forse per caso inizia a scrivere per bambini, pur avendo familiarità con i libri fin da piccolo, da quando la zia gli comprava Sindbad il marinaio a otto anni e, dopo averlo letto, gliene chiedeva il riassunto…e se ha superato questa prova, ama i libri sul serio!
Le sue capacità scrittorie vengono intercettate da un noto disegnatore, Paolo Proietti detto Pallo, che gli chiede una storia.
Nasce così “E se il cielo non piovesse?” (Edizioni Il Ciliegio, 2017) un libro scritto con gocce di poesia, dove Pagio, il piccolo protagonista, guarda il cielo grigio e si pone tante domande, mentre colora con i suoi colori preferiti.
Dalla loro felice collaborazione nascono albi illustrati che sollevano domande importanti e spingono adulti e bambini ad aprire un dialogo speciale, come in “Prima di dormire” (Kite Edizioni, 2019), dove il ghiro Quick e la volpe Rosso Bel Pelo, amici inseparabili, affrontano il distacco per il letargo del piccolo ghiro.
Con “Il senso che ho di me” (Edizioni Il Ciliegio, 2020), illustrato con morbidezza di colori da Pallo, Giorgio Volpe ci ricorda le differenze di genere, argomento di grande attualità. Nell’ambito educativo è sicuramente una base importante per crescere i nostri figli: le differenze di sesso sono biologiche, ma quelle di genere sono legate ad aspetti sociali e culturali.
L’ultimo libro “Babbaù” (Pane e Sale editore, 2020) è legato ai ricordi d’infanzia dell’autore, ma anche ai nostri, quando i genitori minacciavano di chiamare un personaggio pauroso per punirci se combinavano qualche marachella. Insieme al protagonista Tommaso si cerca di capire il significato della paura e come possiamo tirare fuori il coraggio per contrastarla.
Giorgio Volpe è un autore sensibile e intelligente, vicino alle dinamiche sociali e culturali e capace di dialogare con i bambini attraverso le sue storie creative, a teatro e nei suoi libri.

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