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Incontro con la chiara luce
di Luca Volpe
Questa recensione non vuole spiegare chi sono e cosa fanno gli Yogi, perché in questo libro viene tutto mostrato con l’esempio d’un percorso di vita. Giorgio Cerquetti è uno Yogi italiano, un’anima (“l’attuale incarnazione”) che ha viaggiato per il mondo e affrontato tante situazioni diversissime, rilassate o tese, tragiche o felici. Il libro ripercorre quel periodo singolare in cui si mischiarono decadenza e opportunità, gli anni 1990, attraverso l’esperienza di una persona impegnata in un’indagine sul sé e il rapporto con l’universo attraverso la vita di un individuo, temi classici delle filosofie e religioni tradizionali asiatiche…ma come reagire alla ricerca dell’effetto su questa vita di quelle precedenti più le esperienze di premorte e distacco corporeo? In nessun modo richiesto. L’entusiasmo dell’autore è tale che il racconto, a metà fra la ristrutturazione di un diario e una rielaborata confessione, prosegue con leggerezza e senza banalità attraverso i fatti vissuti e le persone incontrate. Fra le pagine spunteranno Timothy Leary e Madre Teresa, Claudio Rocchi e Jimmy Carter, ma sono gli altri protagonisti, persone di tutti i giorni tratteggiate con cura e premura per tutelarne l’integrità delle loro scelte, a non essere comprimari del protagonista ma entità piene di autonomia e profondità. Cerquetti sa scrivere e la sua scrittura possiede ancora i margini della crescita: i salti temporali sono piacevoli e donano profondità e sfaccettature alle vicende, dando a tutti la possibilità d’immedesimarsi con quella d’un estraneo, per i meccanismi con cui l’autore si misura col proprio passato. Parte integrante dell’opera è uno straordinario apparato di citazioni: immenso, contestualizzato e articolato con le vicende, da la visione d’una cultura immane, che mostra (senza aggredirlo) le mancanze d’uno specialismo contemporaneo strutturando un enciclopedismo sano, profondo e autentico. L’esperienza storica di Cerquetti è intrecciata a quella delle vicende del secolo scorso: la contestazione e la cultura psichedelica di tanti giovani si sono slanciate verso una dimensione filosofica e religiosa sincretiche, congiunte alla tradizione più autentica che va da Pitagora e Buddha fino a Goethe e Gandhi, e ancora non è finita. Perchè quello che emerge da questo libro è che l’incontro con la chiara luce è una ricerca senza fine, verso un benessere reale che cerchi in tutti i modi di connettersi con il mondo spirituale. Sono contenuti complessi e delicati ma il tono piacevole e la spontaneità dell’autore, mediata da un’attenta scrittura, aiuta ad approcciarvisi. La missione di Cerquetti è di essere ponte fra oriente e occidente, e forse, la sua vita italiana e il suo ritorno in questa nazione, sono necessari a diffondere proprio qui, in queste terre, il messaggio prezioso di guardare alla spiritualità come parte integrante (e magari principale) della vita, per viverne la materialità al meglio, dandole senso. E chiunque si renderà conto della bontà dell’uomo con tutte le cose che ha fatto in prima persona per gli altri, magari inizierà in proprio a fare il bene (amore incondizionato) al prossimo.
Grazie di quel che fai, e buon viaggio anche a te, Giorgio.
Giorgio Cerquetti
Incontro con la chiara luce
319 pp
Laris editrice, 2021
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