Non solo libri
Prorogata fino al 2 giugno la mostra “Cibus in Fabula” a Parma
Sabato 30 aprile, nello spazio dell’antica crociera dell’Ospedale Vecchio di via d’Azeglio, ha preso il via Cibus in Fabula la mostra sostenuta da Fiere di Parma e curata dal creativo multidisciplinare Felice Limosani che terrà aperti i battenti eccezionalmente fino al 2 giugno, visto il grande successo riscontrato.
“Il cibo è arte e l’arte è cibo per la mente e per l’anima. Per questo abbiamo voluto offrire alla città di Parma questa mostra che celebra il cibo, proprio in occasione della 18esima edizione di Cibus. Un’ode grafica al food insomma inteso come eccellenza del Made in Italy, come nutrimento e diritto, ma anche come richiamo alle responsabilità individuali e collettive. Un progetto nel quale 13 artisti hanno piegato il loro individualismo per un unico grande affresco corale che vede ora le opere destinate ad un’asta charity per aiutare i più deboli del mondo”, ha dichiarato Gloria Oppici, Brand Manager del Fuorisalone del Cibus.
13 opere di street art realizzate da 13 nomi del panorama internazionale capaci, attraverso forme, colori e immaginazione, di raccontare in modo a volte dissacrante a volte provocatorio il food, nei suoi paradossi, ma anche come punto di forza della cultura “Made in Italy” che vede in Parma, recentemente insignita del prestigioso riconoscimento di Città Creativa della Gastronomia Unesco, un territorio di eccellenze.
Un’esposizione che oltre ad essere il tributo ad un tessuto imprenditoriale unico al mondo per capacità di saper fare, per dedizione e amore al territorio, per rispetto delle tradizioni e per capacità creativa intende rappresentare anche la scommessa per il futuro,interpretando le sfide che tutti dovremo affrontare”.
Inoltre le opere, realizzate su tele in poliestere, sono all’asta sul sito www.charitystars.com e il ricavato devoluto a Oxfam Italia (ONG presente in 90 Paesi nel mondo che si occupa di progetti di sviluppo in ambito rurale per garantire mezzi di vita sostenibile ed il diritto all’acqua).
Da un lato il tangibile ovvero la produzione eno-gastronomica e il saper fare di tutto un territorio unico al mondo, quello parmense. Dall’altro l’ intangibile ovvero 13 tappe artistiche, oniriche e creative di un viaggio chiamato Food, che interrogano ora su una equilibrata distribuzione delle risorse economiche nel mondo ( come “Communicating vessels” dell’artista pugliese Agostino Iacurci) ora su un rapporto più responsabile con la natura ( come “Life and Hope”del collettivo spagnolo Boamistura o Genesi 2.0 dell’italiano Vesod) oppure sul benessere alimentare (come “Fast, Gourmet & Light” del tedesco Tasso o “Picture of Health” dell’irlandese Maser ).
Temi diversi raccontati con sensibilità diverse che arrivano da tutto il mondo (Giappone, Irlanda, Spagna, Francia, UK, Russia) per un unico “affresco globale del Food”. E non è un caso che Felice Limosani abbia scelto i graffiti per rappresentare artisticamente il food. “ Il futuro è in mano ai Millennials che numericamente rappresentano il sesto continente – afferma Limosani – e quale miglior mezzo per far passare concetti come responsabilità, sostenibilità, distribuzione delle risorse, rispetto delle Natura se non con il linguaggio che più consono? S”.
La mostra rappresenta il fiore all’occhiello del cartellone di eventi di “Cibus in Fabula”, il fuorisalone di Cibus che dal 6 al 15 maggio ha animato la città.
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