Inchieste
Ilaria Alpi, per non dimenticare
“Sono passati vent’anni da quando Ilaria Alpi e Miran Hrovatin vennero assassinati a Mogadiscio. La verità giudiziaria su quel duplice omicidio non è emersa né emergerà più. Eppure là dove i fatti non sono comprovati, ma restano nondimeno ragionevolmente possibili, è lecito tendere dei fili per cercare di colmare i vuoti. Fili narrativi che tessono una trama di romanzo, come ha fatto Francesco Cavalli. La sua matassa, però, è costituita di fatti e non di fantasie. Questo costituisce forse il punto più vicino alla verità sulla fine di Ilaria e Miran che riusciremo mai a raggiungere.” (Pietro Veronese)
Il 20 marzo 2014 ricorrerà il ventesimo anniversario della morte della giornalista Ilaria Alpi.
Per Milieu edizioni uscirà in libreria il 19 marzo La strada di Ilaria di Francesco Cavalli, presidente dell’omonimo Premio di Giornalismo. La strada di Ilaria è un libro che si colloca a metà tra narrativa e memoria storica; è un romanzo rigoroso nelle informazioni e poetico nelle parole, che riesce a raccontare tante storie, unite tra loro dal filo sottile della verità. Ilaria Alpi era una giornalista, una donna in un mondo di uomini, che è morta perché cercando la verità, e l’aveva trovata. La strada di Ilaria racconta i fatti sui quali lavoravano Ilaria Alpi e Miran Hrovatin e sulle ragioni della loro morte. Un caso scomodo, che è stato insabbiato velocemente per le tante implicazioni fra Italia e Somalia. Un caso che per la giustizia italiana non è ancora chiuso, e rimasto fino ad oggi senza responsabili. Traffici di armi e di rifiuti tossici, corruzione, misteri nello storico rapporto fra Somalia e Italia: una storia che deve essere raccontata, e che nella scelta stilistica volutamente non giornalistica, riesce a coniugare narrazione pura a informazione. E si fa ascoltare da tutti, adulti e ragazzi. Un romanzo rigoroso nelle informazioni e poetico nelle parole, che riesce a raccontare tante storie, unite tra loro dal filo sottile, ma vero e indispensabile, della verità e del rispetto della memoria. Questo libro, frutto di diversi viaggi sul campo, darà vita anche a una rappresentazione teatrale che girerà per l’Italia. Francesco Cavalli è fra coloro che da vent’anni si occupa del caso Ilaria Alpi, ideatore e direttore dell’omonimo Premio di Giornalismo, ma soprattutto è colui che, insieme ad alcuni colleghi altrettanto tenaci, non ha mai smesso di indagare. Produttore televisivo e responsabile di un gruppo editoriale radiotelevisivo, ha realizzato come autore diversi reportage tra i quali Somalia Italia e Un clown a Gaza. Autore di testi teatrali tra cui Occhi scritti, interpretato da Lella Costa. È tra i curatori di Carte False.L’assassinio di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin. Quindici anni senza verità (Edizioni Ambiente/Verdenero, 2009). È stato Assessore alla Cultura del comune di Riccione.
Riccardo Barbagallo
Ufficio stampa Milieu edizioni
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