Narrativa
Il velo del silenzio
Il romanzo di Vincenzo Rango si muove nella Sicilia di oggi, che ancora non si stacca da ciò che è stata ieri, ma che allo stesso tempo cerca un proprio riscatto. Ed è partendo proprio da quell’omertà e dalla sua rimozione che quel riscatto può e deve avere pieno compimento. Come un velo il silenzio vola via, passo dopo passo, all’interno di un racconto che non può prescindere dal narrare l’intreccio morboso tra famiglia e mafia. Due mondi difficili da scindere per chi detiene le redini di un impero economico conquistato con tenacia e spregiudicatezza. Michele, il protagonista di questa storia messinese, non è altro che il nodo inevitabile di questa continua convivenza tra affari illeciti, ambizioni e sentimenti: il punto di incontro tra bene e male che finiscono con il dar vita ad una vera e propria battaglia interna allo stesso protagonista sempre in bilico tra la purezza dei sentimenti e il cinismo del proprio ego. Cosa ne verrà fuori? Occorrerà giungere sino all’ultimo capoverso di questo racconto per comprenderlo appieno. Timido accenno anche alla religiosità di una terra, la Sicilia, che cerca nel sacro l’ultimo riparo da un mondo ricco di difficoltà. Si badi, non ci si trova dinanzi ad un miracolo narrato, bensì dinanzi ad una di quelle tante storie dalle quali occorre togliere il velo del silenzio per farle conoscere con fierezza.
Vincenzo Rango
Il velo del silenzio
La feluca, 2017
pp. 244, Euro 17,00
recensione pubblicata su Leggere:tutti N°115 Ottobre
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