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Arte& Cinema

Il Teatro Tordinona dal Seicento ad oggi

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C’era una volta…. E c’è ancora

Questo libro è dedicato a chiunque almeno una volta nella sua vita, è entrato nel Teatro Tordinona per vedere uno spettacolo. La storia del Teatro Tordinona è la storia di due teatri diversi con lo stesso nome. Il Primo inaugurato nel 1670 ed attivo fino al gennaio 1888, quando è stato definitivamente distrutto per creare gli argini del Tevere, che è stato il più importante ed il primo teatro pubblico, della capitale passando attraverso traversie di tutti i tipi, dalle demolizioni agli incendi per poi riaprire per sempre. 

Il secondo esistente dal 1928 fino a tutt’oggi, un teatro più piccolo ma non per questo o meno importante, nato per ricordare almeno nel nome il precedente e dedicato alle innovazioni. Conosciuto anche come Sala Pirandello porta il nome di uno dei più importanti teatri romani distrutto nel 1889 che era conosciuto anche come Teatro Apollo-TordinonaTordinona-Apollo o solamente Apollo. In questo volume peculiare, il direttore Renato Giordano ne ricostruisce la storia travagliata ma emozionante, a partire dalle origine secentesche fino ai giorni d’oggi quando non solo il Tordinona, ma tutto il Teatro, inteso come luogo dove si crea e si trasmette cultura, è messo a rischio dalle chiusure imposte dalla pandemia. 

Raccontare la storia di un teatro significa raccontare la storia del teatro, un viaggio nella memoria teatrale ricco di sfiziose notizie e di aneddoti di prima mano. Leggendolo scopriamo che al Teatro Tordinona debuttarono spettacoli della compagnia di Luigi Pirandello, che vi ebbe sede la sezione italiana dell’Actors Studio e che fu il luogo galeotto dove lo scrittore Andrea Camilleri si innamorò della sua futura moglie Rosetta.
Con la collaborazione di Ulisse Benedetti, Renato Giordano dirige il teatro ormai da 40 anni,  con spirito libero e antisettario: non gli interessano le mode culturali, gli interessano le idee teatrali. Custode della memoria della drammaturgia italiana recente contro cui da mezzo secolo viene condotta una guerra spietata e insensata (si è trattato di un vero e proprio grande reset culturale che ha radiato dalle scene gli autori contemporanei), quando rievoca figure ingiustamente ridimensionate come per esempio il grande drammaturgo novecentesco Aldo Nicolaj.

La storia di questi due teatri , spesso in disgrazia ma sempre risorti come l’Araba Fenice è come la storia dell’arte teatrale medesima, sempre precaria, apparentemente futile ed inutile ma, come diceva Jouvet, assolutamente necessaria coma la vita.

Perché il Teatro è vita. (F.P.C)

Il Teatro Tordinona dal Seicento ad oggi

Nuvole barocche e maschere allo specchio 

Renato Giordano 

Casa Editrice Pagine

Euro 15,00 pagine 83

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