Il “Superbarocco” alle Scuderie del Quirinale

di ANNARITA PALIANI

È stata inaugurata a Roma presso le Scuderie del Quirinale – alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella – la mostra Superbarocco, da Rubens a Magnasco. Il titolo sta ad indicare la straordinaria ricchezza di una città regale, Genova, “addossata ad una collina alpestre, superba per uomini e per mura, il cui solo aspetto la indica signora del mare”: queste le parole con cui Francesco Petrarca volle descriverla. L’esposizione, la quale raccoglie centoventi opere d’arte che coprono 150 anni, apre al pubblico il 26 aprile, rimanendo visitabile fino al prossimo 3 luglio.

Superbarocco è dedicata al secolo d’oro genovese, il Seicento; parte dall’arrivo di Rubens in città per finire con Alessandro Magnasco. Quest’ultimo, forse poco conosciuto ai più, è considerato uno dei pittori più originali del Settecento italiano e si distinse, nella pittura di genere popolaresco, per la pennellata densa di contrasti luminosi, che tendevano a costruire apparati oscuri e figure distorte, anticipando la pittura dei secoli successivi.

Un viaggio che ci porta dai ritratti di Rubens e Van Dyck alla scoperta delle suppellettili che affollano le tele di Giovanni Benedetto Castiglione, detto il Grechetto, delle lussureggianti composizioni barocche di Domenico Piola e di Gregorio De Ferrari per concludersi, infine, con i capricciosi paesaggi di Magnasco.

Oltre ai dipinti e alla scultura, la mostra presenta una notevole varietà di creazioni artistiche e di opere d’arte applicata. La stessa eterogeneità si riscontra nei materiali preziosi: il marmo di Carrara, l’argento e l’ametista.