Lo Zibaldone
Il promontorio più suggestivo dell’Elba
Un’isola meravigliosa, celebre per il suo mare, che ne fa una ricercata meta turistica, eppure, come in gioco di scatole cinesi, esiste una sua parte ancora più bella, suggestiva e nascosta: il promontorio dell’Enfola. Una penisola rocciosa e ricoperta dalla vegetazione, separata da una stretta lingua di terra dal resto dell’isola, che, per chi approda a Portoferraio, si staglia sul profilo del Monte Capanne.
Un piccolo scrigno che conserva (e nasconde) al suo interno aspetti ambientali e storici interessanti: una flora spontanea, presenze umane legate alla coltivazione della vite, lo stabilimento della tonnara e percorsi naturalistici.
Tra il Capo d’Enfola e Paolo Casini è stato amore a prima vista. Era il 1970, quando giunse sullo “scoglio” e ne fu così conquistato da volerlo conoscere ed apprezzare in ogni suo aspetto e da voler successivamente realizzare un libro che raccontasse le tante bellezze presenti in un luogo unico nella sua caratteristica di isola nell’isola. Forse unico al mondo intero.
Un’affermazione che potrebbe sembrare esagerata, se non fosse che il testo realizzato da Paolo Casini, “Enfola”, pubblicato dalla casa editrice LoGisma, presenta una così variegata e poderosa documentazione da stupire il lettore. Forse da fargli cambiare opinione.
Professore associato dell’Università di Firenze, ma anche appassionato di tradizioni popolari e, come già detto, frequentatore dell’isola da mezzo secolo, l’autore analizza e presenta nel libro ogni aspetto del promontorio con capitoli dedicati all’ambiente, la flora, la fauna, tutti forniti di una buona documentazione fotografica.
Non potevano mancare anche capitoli dedicati agli Etruschi e alla storia, raccontata attraverso le attività umane presenti sul posto: la tonnara, la pesca delle balene e la devozione popolare, con tabernacoli, chiese e opere d’arte. E il cinema. Perché l’Enfola è stato un set cinematografico, dove nel 1966 fu girato il film l’avventuriero con Anthony Quinn, Rosanna Schiaffino, Rita Hayworth e Richard Johnson. E ancora personaggi celebri al livello internazionale, attori, giornalisti e scrittori, oppure famosi a livello locale che vi hanno soggiornato oppure trascorso la propria vita.
Un territorio raccontato anche attraverso le tele e le cartoline, che lo hanno rappresentato nel corso degli ultimi due secoli, facendolo apprezzare nel mondo, mentre due capitoli sono dedicati a una conoscenza accurata del territorio. Il primo descrive la toponomastica minore ovvero i nomi che la comunità del posto ha assegnato a determinate aree; il secondo alla descrizione del percorso che permette di visitare il promontorio via terra e i manufatti militari seminascosti dalla vegetazione.
E, per concludere, le ricette tipiche dell’Enfola, le schede descrittive della flora spontanea del territorio e delle orchidee europee. Si tratta di venti specie diverse, tra le cento presenti in Europa, alcune delle quali endemiche, solo presenti nell’isola d’Elba come la Dactylorhiza Insularis.
Insomma, l’Elba e il suo promontorio più celebre, il Capo d’Enfola, sono molto più di una località balneare, una spiaggia dalla quale tuffarsi un mare splendido. Sono un luogo pieno di bellezze naturali, arte, storia e cultura, apprezzabile tutto l’anno. La prossima volta che approderete a Portoferraio, forse osserverete quella penisola con occhi diversi.
PAOLO CASINI
Enfola
Alla scoperta del promontorio più suggestivo dell’isola d’Elba
LoGisma, 2020
- 404, euro 19,90

You must be logged in to post a comment Login