Lo Zibaldone - Recensioni
Il peso del coraggio

ma anche emozionare.
di Claudio Filippello
“…Ognuno ha la sua parte in questa grande scena
Ognuno ha i suoi diritti
Ognuno ha la sua schiena
Per sopportare il peso di ogni scelta
Il peso di ogni passo
Il peso del coraggio…
Ognuno ha i suoi diritti
Ognuno ha la sua schiena
Per sopportare il peso di ogni scelta
Il peso di ogni passo
Il peso del coraggio…
Sono stati forse questi alcuni dei bellissimi versi, tratti dalla canzone di Fiorella Mannoia (testo di Erika Mineo, in arte Amara), ad ispirare Michele Navarra nella scelta del titolo del suo ultimo romanzo: “Il peso del coraggio”, Fazi Editore, per la collana Darkside (334 pp – € 17,50), nelle librerie dall’11 aprile.
Un felice ritorno quello dell’Autore che vede questa volta il personaggio da lui creato, l’Avvocato Gordiani, alle prese con un caso che scuote le coscienze: assiste la famiglia di un dodicenne vittima di un abuso sessuale da parte del suo allenatore di calcio, il Dr. Fontana, un medico stimato, all’apparenza irreprensibile.
Ma nel corso del dibattimento in sede civile, Diego, così si chiama il bimbo, cade spesso in contraddizione nella ricostruzione degli eventi. Sostiene che quegli atti di ripetuta violenza sono stati ripresi e conservati dall’orco per utilizzarli quale minaccia nei suoi confronti se ne avesse parlato con qualcuno, ovvero se avesse rifiutato di concedersi ancora, ma di essi non è stata trovata traccia.
E’ così che, nonostante l’impegno e gli sforzi di Gordiani, il quale crede ciecamente nella veridicità del racconto di Diego, il processo si concluderà con l’assoluzione del presunto violentatore per insufficienza probatoria.
Ma di lì a poco l’Avv. Gordiani tornerà ad occuparsi, nuovamente, della vicenda legata all’abuso di Diego, allorché verrà chiamato a difendere, questa volta in sede penale, il presunto assassino del Dr. Fontana, trovato cadavere nel suo appartamento, freddato da un colpo di pistola al basso ventre. Un processo che si concluderà, presumibilmente, con l’ergastolo dell’omicida.
“Forse per la prima volta ho sentito il peso della toga che porto sulle spalle, ho compreso tutto il suo significato. Mi vedo incitare il me stesso altro: forza Alessandro, ora tocca a te, e mi commuovo per quell’uomo, seduto dietro al banco della difesa, piccolo, imperfetto, solo dinanzi al resto del mondo. Mi rendo conto dell’enorme responsabilità che grava su di lui, ne comprendo le angosce, le paure, i dubbi e ne condivido la sofferenza.”
Gordiani, in questo difficilissimo compito, chiamerà ad affiancarlo Patrizia, una collega bravissima, già associata allo Studio legale che nel frattempo aveva abbandonando a causa delle possibili conseguenze negative che la collaborazione professionale avrebbe potuto avere a seguito del rapporto di carattere affettivo esistente tra i due.
Un legal thriller sapientemente costruito, con una trama scorrevole, avvincente e coinvolgente, e un enorme spazio lasciato al pathos. Interessante la ricostruzione minuziosa dei percorsi processuali che consentono al lettore di “vivere” le diverse fasi del dibattimento. Particolarmente curata ed efficace la ricostruzione della personalità dei giudici togati: l’unica antitetica all’altra ma al contempo complementari (lo “Yin Yang”). E che dire di quella umanità piena di speranza e di comprensione affidata agli sguardi dei giudici popolari verso le vittime nella ricostruzione della vicenda dell’abuso (Diego non è l’unica vittima).
Un romanzo diverso dai precedenti, più intimo, in cui l’Autore sembra volervi prendere parte, conferendo alla scrittura una testimonianza diretta. La voce narrante del romanzo è, infatti, quella del protagonista, in una sorta di immedesimazione dell’Autore con il personaggio. Una scelta stilistica questa che rafforza la narrazione rendendola estremamente ammaliante.
“Il peso del coraggio” è un romanzo forte, che richiama alla mente fatti legati alla cronaca, che fa riflettere ed arrabbiare, ma anche emozionare, che rende il lettore partecipe del travaglio che attanaglia il protagonista nella ricerca della giustizia, quella vera, quella con la “G” maiuscola, che non sempre si trova nelle aule dei tribunali.
L’Avv. Alessandro Gordiani, infatti, avrà davanti a sé la possibilità di fare una scelta coraggiosa, sebbene deontologicamente non permessa, pur di raggiungere una verità processuale che rifletta quella fattuale, anche a rischio delle possibili conseguenze: la radiazione dall’Albo ma anche la galera. Dopo vari tentennamenti sarà la sua coscienza a guidarlo, nella consapevolezza del “peso” che la stessa comportertà.
” .. e allora stiamo ancora zitti che così ci preferiscono / tutti zitti, come cani che obbediscono …”. (F. Mannoia).
Un romanzo con un finale a sorpresa, dalla narrazione non prevedibile.
Buona lettura.
Michele Navarra
Il peso del coraggio
Fazi Editore, 2023

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