Musica
Il pensiero positivo di Jovanotti
Perché un libro su Lorenzo? Perché è una bella storia che riguarda un artista solare, che ha saputo rinnovarsi. Non è solo un fatto di look, ma di suoni e parole, di dischi che, a modo loro, hanno fatto tutti centro. Giusti per le stagioni in cui sono apparsi
Jovanotti dopo i grandi festeggiamenti per i 25 anni di carriera, si riposa. A modo suo: ascolta musica, comincia a raccogliere idee, a scrivere testi, a suonare in piccoli club negli Stati Uniti. Quello che sembra essere il riposo del guerriero, in realtà, è una fondamentale fase creativa, in cui si accinge a tirare fuori dal cilindro nuovi brani stupendi. La gestazione è lunga ma alla fine giungeranno ulteriori successi da hit parade, ne siamo sicuri. In attesa delle nuove emozioni sonore, giunge in libreria l’agevole ma corposo tascabile Il pensiero positivo di Lorenzo – Jovanotti in 100 pagine (Aereostella, aprile 2014, 100 pp., 12 euro); è un libro che racconta l’artista attraverso le sue canzoni; non è stato facile condensare una carriera artistica in 100 pagine, perché c’era la voglia di scandagliare l’intera discografia, anche le collaborazioni con altri artisti.
Noi autori del libro siamo padre e figlia, con le distanze generazionali azzerate dal sound; potenza della musica. Monica, la figlia, è nata nel 1988, l’anno in cui viene pubblicato “Jovanotti for president”, il primo album di Lorenzo. La sua musica, a ben vedere, l’ha sempre accompagnata nella sua evoluzione. Gaetano, il padre, aveva vent’anni a metà degli anni Settanta. È cresciuto con altri suoni nelle orecchie eppure li ha ritrovati anche nel DNA di Jovanotti. Si ascolti, per esempio, il brano “Funk Lab” del suo primo 33 giri, con le “citazioni”, tra le altre, di “Smoke on the water” dei Deep Purple e di “Cocaine” di Eric Clapton (che, in realtà, è la cover di un brano di J.J. Cale, il cui titolo non tragga in inganno, trattandosi di una canzone contro la droga). Si pensi anche al suo 33 giri “Giovani Jovanotti” del 1990 (uno dei più sottovalutati nella sua discografia), dal suono fortemente vintage. «Il passato non si può cambiare, questo lo sanno tutti – riflette Jovanotti – ma non tutti sanno che il passato può diventare racconto…». In fondo questo libro è «il passato che diventa racconto», attraverso le canzoni di Jovanotti che ci hanno accompagnato in tutti questi anni. Ma è anche il racconto del presente; quando, ad esempio, Matteo Renzi vince le primarie del PD, a dicembre scorso, partono proprio le note di una canzone di Lorenzo che i sostenitori cantano in coro: «Ti porto via con me, ribalteremo il mondo». Un inno alla speranza, al futuro.
La cover photo del libro è di un grande fotografo, Bruno Marzi, e mostra efficacemente l’energia del cantante, gli sforzi sul palco per la tribù che balla (ma riflette anche), tutta l’energia positiva profusa. Nel libro si approfondisce la discografia di Lorenzo, si illustrano tutti i suoi album; ognuno ha una storia a sé, eppure, se li si mette in fila, se si inserisce nel pc la chiavetta con il backup di una carriera, ci si accorgi che, in fondo, l’artista è instancabilmente in cammino. Ha venduto più di 7 milioni di dischi (senza contare i singoli), eppure aveva capito già tutto quando incise quel primo 45 giri nel 1987, “Walking”, camminando… E di strada, in tutti questi anni, ne ha fatta davvero tanta.
Gaetano Menna
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