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Lo Zibaldone

Il mio cane preferisce Tolstoj

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di Lucia Gandolfi

Cicatrici, tracce, ricordi.

Il mio cane preferisce Tolstoj di Paolo Cioni è un romanzo basato sul: “Nuovo Inizio” lo stesso che cita Goethe: “Non serve che sia buono perché ogni nuovo inizio ha in sé un po’ di potere e un po’ di magia e puoi cominciare anche adesso.” Adelmo Santini, da tre anni è tornato a vivere a Borghetto insieme al suo cane, un Grande Bovaro Svizzero di nome Piccolo Santini. Un giorno riceve una lettera minatoria: “Per le parole Adelmo, per le tue bestemmie, per la cattiveria dei tuoi libri, meriti di morire.” Una minaccia di morte è una cosa seria se non fosse che il mittente ha completamente sbagliato indirizzo, la lettera è stata spedita a un giovane omonimo abitante a Fiorenzuola che dista circa venti chilometri da lui. Ad aiutarlo in queste indagini ci sono Livio Varani: uno scrittore di romanzi gialli e il sempre presente Gilli: fratello minore di Lauro, suo inseparabile amico morto in un incidente una ventina d’anni prima. La lista delle persone che potrebbero avercela con lui è lunga, composta da tutti quei nomi che nel suo passato di comico graffiante e implacabile ha massacrato: troppi per poterli controllare tutti. Paolo Cioni, con ironia e leggerezza, conduce il lettore nelle incertezze, nelle debolezze, nei dubbi di un cinquantenne costretto dagli eventi a intraprendere un viaggio tra Borghetto, Milano, l’Isola d’Elba sempre accompagnato da un passato personale da cui non vuole veramente separarsi: sono le pagine più toccanti e commoventi. In questo romanzo l’amicizia tra Lauro e Adelmo, interrotta a causa di un incidente, ha una forza e una potenza che non si esaurisce e non si logora nel tempo. È la cicatrice che non si rimargina, è tutto il potere del: “cosa sarebbe successo se…” questa storia è la forza narrativa del romanzo, è l’umanità del personaggio che deve vivere anche per l’altro: chi è rimasto indietro non verrà dimenticato sarà l’ombra da cui non ci si separa. Adelmo Santini ne è convinto: la sua vita è una serie di nuovi inizi, alcuni disastrosi, altri migliori, chissà se quello attuale, quello per cui ha lottato, quello che ha cercato, quello che ha riportato a Borghetto sia quello giusto: se così non fosse potrà sempre intraprendere un altro viaggio.

Paolo Cioni ha pubblicato nel 2006 per Feltrinelli il suo primo romanzo: Ovunque al mio fianco. È tra i fondatori della rivista Experience. È editore di Mattioli 1885 e proprietario della Mattioli 1885 Books

 

PAOLO CIONI

Il mio cane preferisce Tolstoj

Elliot, nov. 2016

pp 256, euro 17,50

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