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Il Maestro e Margherita di Michail Bulgakov al Cinema

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Baz Luhrmann acquista i diritti de Il Maestro e Margherita di Michail Bulgakov, coronando così il sogno di dare una sua interpretazione a uno dei suoi romanzi preferiti. Al momento non conosciamo la data di inizio delle riprese, essendo Luhrmann impegnato con il biopic su Elvis Presley.
Il regista, famoso per aver diretto film acclamati dalla critica e dal pubblico fra cui Il Grande Gatsby e Moulin Rouge!, ha dichiarato di essere entusiasta per questo nuovo progetto:  “Risalendo a quasi 20 anni fa, ho avuto un’incredibile connessione con la storia raccontata da Bulgakov e ho cercato a lungo di accaparrarmi i diritti di questo straordinario libro. Sono entusiasta di avere finalmente l’opportunità d’interpretare questo lavoro rivoluzionario”
Michail Bulgakov (1891-1940) scrisse Il Maestro e Margherita negli anni che vanno fra il 1928 e il 1940, ma lo spirito satirico nei confronti del regime sovietico di Stalin ne impedì la pubblicazione per alcuni decenni. Una prima stampa, censurata, vide la luce solamente nel 1966-1967, pubblicata a puntate da un magazine di Mosca. Il libro completo uscì solo nel 1969.
La trama è incentrata sulle persecuzioni politiche inflitte a uno scrittore e drammaturgo (definito il “Maestro”) da parte delle autorità sovietiche degli anni trenta, sul suo amore con Margherita Nikolaevna, e sul suo riscatto grazie a una visita del Diavolo nell’Unione Sovietica atea di quel tempo; alla sua storia s’intreccia parallela quella del processo evangelico al Messia e di Ponzio Pilato, vicende che sono anche oggetto di un contestato lavoro teatrale del Maestro.
Al personaggio del Diavolo, Woland, è ispirata la celebre canzone dei Rolling Stones Simpathy For The Devil.
Molti critici considerano quest’opera, dallo spiccato contenuto satirico (non da ultimo nei confronti della realtà sovietica), uno dei più grandi capolavori della letteratura russa del Novecento. Eugenio Montale definì il romanzo «un miracolo che ognuno deve salutare con commozione», mentre Veniamin Kaverin scrisse «per originalità sarà difficile trovare un’opera che gli stia a pari in tutta la letteratura mondiale».

di Fernanda Patamia

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