Lo Zibaldone
Il giornalismo nell’era di Internet
L’ormai periodico dibattito sulla qualità dell’informazione non può essere separato dall’evoluzione del giornalismo e dalla sua trasformazione nel contesto digitale. A vent’anni dalla nascita delle prime testate digitali c’è ancora chi insiste su etichette anacronistiche come new media e chi – guardando al dito e non alla Luna – afferma che l’informazione digitale in tempo reale cannibalizza quella dei giornali cartacei. Con DCM – Dal giornalismo al Digital Content Management, il giornalista e regista Alberto Puliafito fa piazza pulita di questi e di molti altri luoghi comuni sul giornalismo digitale e lo fa con un saggio capace di tenere insieme il contesto, la pratica e la deontologia. Prezioso strumento di approfondimento, con un linguaggio chiaro, esempi pratici e una serie di utili rimandi a modelli virtuosi di informazione online, il saggio di Puliafito offre ai lettori una panoramica delle buone pratiche che possono trasformare la transizione al digitale in una straordinaria opportunità per il giornalismo. Fra i tanti punti di forza di DCM va posto l’accento sui capitoli riguardanti il Seo e i Social: l’ottimizzazione per i motori di ricerca e la gestione delle fanpage delle testate giornalistiche sono due passaggi ormai fondamentali per un’impresa editoriale e Puliafito indica nella centralità del servizio al lettore l’unico futuro possibile. Pagina dopo pagina ci si accorge che DCM, oltre a delineare il contesto e a fornire un’infinità di consigli pratici, guida il lettore a un approccio etico del mestiere giornalistico. Nel passaggio dalla carta al digitale cambiano le tempistiche, le tecniche e le competenze, ma i valori, l’etica e il servizio alle comunità restano quelli di sempre.
Alberto Puliafito,
DCM – Dal giornalismo al Digital Content Management
Cdg Edizioni, 2016
270 pag., 18 euro

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