Articoli
Il futuro della nave biblioteca svedese è incerto
La nave biblioteca della Contea di Stoccolma (o Bokbåten) visita 23 isole facenti parte dell’Arcipelago di Stoccolma per una settimana, due volte l’anno. Trasporta più di tremila libri, insieme ad uno staff di tre o quattro bibliotecari. I residenti delle isole hanno un’ora e mezzo dall’attracco della nave per salire a bordo, esplorarne i tesori e prendere in prestito ciò che più cattura la loro curiosità. Pur avendo tessere della biblioteca in ogni isola la piacevolissima sorpresa è che questa biblioteca non prevede sanzioni per il mancato ritorno dei libri presi in prestito, che sia un anno o sei mesi dopo non ha nessuna importanza che i libri ritornino.
Le biblioteche galleggianti in Scandinavia sono nate come necessità e non tanto come forma di venerazione della lettura. Ci sono oltre ventiquattro mila isole nell’arcipelago di Stoccolma, molte delle quali sono niente più che rocce inabitabili, altre invece – come Möja – hanno qualche centinaio di residenti. Quando la Bokbåten ha intrapreso il suo viaggio inaugurale nel 1953 è diventata la fonte primaria di libri nuovi per gli abitanti delle isole, spesso costretti ad una giornata intera di navigazione per raggiungere la terraferma.
Nonostante la forte tradizione letteraria, le autorità locali scandinave hanno deciso di eliminare quei servizi per i quali non vale più la pena investire, ed è costoso mantenere una nave biblioteca che si sposta solo nei pochi mesi estivi, quando le acque non sono congelate. Pur essendo la Bokbåten ancora operativa, la Anderhagen, coordinatrice delle operazioni della nave biblioteca, ammette che il futuro della nave è incerto “se la Biblioteca Regionale sente che non possiamo permetterci di spendere questi soldi allora non avremo più questa nave” ha spiegato.
La Biblioteca Regionale di Stoccolma inserisce la Bokbåten nel proprio piano annuale in una particolare sezione intitolata “Democrazia”, aggiungendo che “Tutti devono poter aver accesso ai servizi della Biblioteca”. Anderhagen aggiunge “La democrazia deve preoccuparsi che tutti abbiano accesso ai libri, anche se vivi qui fuori dovresti avere libero accesso alla conoscenza e a bibliotecari pronti ad aiutarti a trovarla. Dovrebbe essere uguale ovunque si viva nel nostro paese”.
di M. Beatrice Rizzo
Notice: Undefined variable: user_ID in /home/kimjcgib/public_html/wp-content/themes/zox-news-childfemms/comments.php on line 49
You must be logged in to post a comment Login