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Il fascino del libro illustrato

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Non ancora individuato in libreria un posto preciso dove collocare libri e albi illustrati. Per molto tempo sono stati ritenuti prerogativa dei ragazzi.

di Federica Rondino

Che i libri illustrati siano solo per i più piccoli è un’affermazione poco contemporanea. Sempre più presenti negli scaffali delle librerie essi occupano il loro posto nelle case tra un John Williams e un Nesbø. Nessuna età per questo genere letterario capace di affascinare grandi e piccoli trasportandoci in mondi straordinari.

Nel nostro paese si sente parlare indifferentemente di albi illustrati e di libri illustrati, mentre nei paesi anglosassoni la differenza è ben marcata. Nella nazione della Regina, infatti, per illustrated book (libro illustrato) s’intende un’opera per cui il testo scritto è preesistente alle immagini e non necessiterebbe delle illustrazioni per essere compreso (Nikolajeva). Le figure sono subordinate al testo, ma ne danno la linea guida per l’interpretazione. (Blezza Picherle).

Quando si parla di picturebook (albo illustrato) invece s’intente un libro il cui significato è creato dall’interazione delle parole e delle immagini (Nikolajeva).

Non ancora individuato un posto preciso e dedicato dove collocare libri e albi illustrati nelle librerie, la scelta è lasciata alla sensibilità dei singoli librai anche perché, seppure l’Italia è da sempre culla di illustratori di fama mondiale, tuttavia per molto tempo questo genere letterario è stato ritenuto prerogativa dell’infanzia o al massimo dei ragazzi.

Non è di certo per i più giovani il Kafka illustrato da Nikolaus Heidelbac pubblicato dalla Zorro Rojo e purtroppo non ancora arrivato in Italia.

Come non lo è La Casa del tempo di Roberto Innocenti con le parole di Roberto Piumini (La Margherita, 24,00 euro). In questo racconto, in cui le immagini hanno la precedenza sulle parole, Innocenti usa i disegni per svolgere un’analisi critica della società, la sua trasformazione che spesso dimentica la memoria. Innocenti è considerato una delle personalità più rilevanti a livello internazionale.

 

 

 

 

 

Gli illustratori sono spesso degli artisti poliedrici e l’editoria è solo uno dei mondi in cui mettere la loro arte. Gallucci ha pubblicato Il compleanno di Pierre Mornet (17,50 euro) che per la prima volta si è cimentato anche con la parola. Le opere a olio e acrilico dell’artista francese, oltre ad essere destinate all’editoria, sono usate nella moda e nel teatro.

 

 

 

 

 

 

Che gli si dia l’accezione di libri per ragazzi, bambini o più raramente per adulti, la realtà è che un buon libro illustrato è senza età, senza tempo. Le illustrazioni sono capaci di catapultare il lettore in altri sé e di scoprirsi un adulto incapace di resistere a Ma le principesse fanno le puzzette?! di Ilan Brenman, magistralmente illustrato da Ionit Zilberman (Gallucci, 14,40 euro).

 

 

 

 

 

 

 

Se qualcuno avesse voglia di scoprire e leggere un buon libro illustrato in lingua francese potrebbe poi comprare, o regalare a un adolescente, Jonah, scritto da Taï-Marc Le Thanh con illustrazioni di Rébecca Dautremer. Ne è appena uscita, per la casa editrice francese Didier Jeunesse, la terza puntata dal titolo La Balade d’Adam et Véra. La Dautremer è una di quelle illustratrice dal tratto personalissimo e da non perdere. Il pubblico italiano la conosce, tra gli altri, per Alice nel Paese delle meraviglie (21,00 €) edito da Rizzoli nel 2013. Oppure, dato il clima natalizio, si potrebbe scegliere, sempre con le illustrazioni della Dautremer, Une bible realizzato su testo Philippe Lechermeier.

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