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Il 13 maggio a Roma presentazione del libro “Non hanno fretta le parole” dello scrittore argentino Carlos Skliar
Martedì 13 maggio presso Casa Argentina – Ambasciata Argentina in Italia (Via Veneto 7, Roma, ore 18.00) è in programma la presentazione del libro “Non hanno fretta le parole” dello scrittore argentino Carlos Skliar, tradotto in italiano da Cristina De Pascali e pubblicato da Zines-Agra editrice. La stessa traduttrice aprirà l’incontro con un intervento sul tema “Tradurre, un desiderio di presenza. La traduzione poetica come incontro di culture”, mentre l’autore illustrerà il suo lavoro con l’intervento “La lingua è una terra straniera: genesi di un libro di prose poetiche”.
Per informazioni: Casa Argentina, tel. 064873866, e-mail cultura@ambasciatargentina.it oppure
Non hanno fretta le parole è un libro multiplo e caleidoscopico nel quale il lettore incontrerà micro-racconti, appunti di diario, immagini liriche, lucidi aforismi, pensieri spettinati, greguerías… Se Pessoa diceva che il poeta è un fingitore, per Carlos Skliar è prima di tutto un viaggiatore: un essere in costante movimento, un perpetuo straniero che, come tale, contempla la realtà con occhi nuovi, guardandola e rivelandoci ciò che vede e sente. L’autore parte da ciò che osserva e vive passeggiando per le strade, ed è qui che nascono gli istanti rivelatori che spronano le sue riflessioni: un quartiere dove non ci sono autoctoni; un uomo che pulisce un marciapiede come se tentasse di rianimare un animale ferito; un bambino che al vedere il mare venirgli incontro si spaventa.
Carlos Skliar (Buenos Aires, 1960), poeta, narratore, filosofo e pedagogista, è figura multiforme dell’attuale panorama culturale argentino. Riflessione e produzione poetica sono le sponde della sua opera, il cui fulcro tematico sono i segreti e la potenza del linguaggio. Autore delle raccolte poetiche Primera Conjunción (1981), Hilos después (2009), Voz apenas (2011) e del libro di aforismi e riflessioni La intimidad y la alteridad (2006). Ha scritto saggi di pedagogia e filosofia, tra i quali: Derrida & Educación (2005), Experiencia y alteridad en educación (2009, con Jorge Larrosa), Lo dicho, lo escrito, lo ignorado (2011), La escritura: de la pronunciación a la travesía (2012). Attualmente è ricercatore presso il Consejo Nacional de Investigaciones Científicas y Tecnológicas de la Argentina e dell’ Área de Educación de la Facultad Latinoamericana de Ciencias Sociales. Dal 2005, insieme a Diego Skliar, conduce, a Buenos Aires, il programma radiofonico Preferiría no hacerlo. La raccolta Non hanno fretta le parole è la sua prima opera tradotta in italiano. La traduzione è di Cristina De Pascali.
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