Thriller
I signori della cenere
New York e Creta (fra l’altro). 2006-2008 (e molto prima). Lorenzo Rettura, nato a Settebagni nel 1968, padre postino e madre casalinga, liceo linguistico e Lettere Moderne, molto amante di Bukowski, scommesse, ozio e avventure di una notte, nell’estate 1993 durante il classico road-trip negli Usa conosce un trader di Wall Street, fanno amicizia e inizia a far carriera, diventando presto asso del trading e cocainomane. Dopo l’11 settembre l’amico si suicida, la psicanalista gli spiega che ha una personalità dipendente, diventa più ricco e potente, sempre più dipendente da borsa, droga, violenza, prostitute. Visti il parco clienti e i successi finanziari è quasi l’unico cui viene concesso di non adeguarsi al modello “banca e famiglia” (serietà, austerità, salutismo, stabilità sentimentale con prole). Inevitabilmente all’inizio dell’autunno 2006 la competizione al vertice si fa durissima e, per prevalere, deve imparare i trucchi illeciti del mestiere e usare i ricatti personali del potere. Non mancheranno incidenti di percorso e comportamenti criminali, riuscirà a scalare verso l’alto, finché nel maggio 2007 a Milano condividerà un pericolo di poche ore con la donna. Petra Venturini è una bella 31enne fiorentina iscritta a un dottorato in antropologia, si mantiene sistemando scatole in una profumeria, con pessima vita sentimentale (grande amore svanito, pletora di occasionali feticisti, frustati, impotenti o idioti), ora disperata per la scomparsa dell’amica Sonia. D’estate Lorenzo e Petra cominciano a scriversi, legati anche dall’interesse per gli studi che stava facendo Sonia su civiltà neolitiche pacifiche, imperniate sulla Grande Madre, un altro modo di essere umani sapienti, da sempre perseguitati e stuprati (anche nel mondo della finanza). Escogitano un piano.
Tersite (antieroe omerico) Rossi è un collettivo di scrittura (prevalentemente due, Mattia e Marco). Dopo un paio di bei romanzi d’inchiesta sulla Sera della “trattativa” Stato-Mafia e sui Sinistri della deriva assolutista scelgono di raccontare la grande crisi economico-finanziaria esplosa nel 2007-2008, nelle sue (evitabili criminali) premesse di finanza speculativa e nei suoi sviluppi, per i quali i principali responsabili alla fine si sono trovati meglio. Dietro la narrazione (ancora “binaria”) vi sono letture e ricerche sulle perverse reazioni a catena nei processi decisionali di chi opera in borsa e sui sempiterni “globocrati”, uomini del fuoco e signori della cenere. Interessanti (seppur parziali) anche i riferimenti alle teorie sulla contrapposizione fra società androcratiche e gilaniche, adattata alle strategie dei contropoteri per non subire l’oppressione e gli istinti criminali dei poteri. Non a caso l’incipit si colloca nel XII secolo a.C. e nel 1973, prima fra i guerrieri alla caccia delle donne guidate da una Sacerdotessa, poi fra i ricchissimi neoliberisti (non solo americani) che fondano la globalizzazione e il Clan, o la Trilateral che dir si voglia. Variabile parzialmente indipendente (ma funzionale ai potenti) sono gli extraterreni monaci del Grande Ordine, che fanno rinviare a un ecosistema sconosciuto l’epoca della Pacificazione Globale. Si giustificano così continui salti nel tempo e nello spazio, sempre in varia terza persona, con molte storie collaterali al percorso di Lorenzo e Petra. Nell’insieme, si mescolano bene fiction hard-bolied e pagine tecnico-informative (forse troppe e troppo lunghe). Ovviamente alcuni mangiano e brindano alla grande.
I signori della cenere
Tersite Rossi
Pendragon, 2016
Pag. 397 euro 16,00
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