Lo Zibaldone
I “miracoli” delle Navi di Castelvecchi
Nella vasta letteratura dedicata al “miracolo economico” italiano si aggiunge a pieno diritto La nazione del miracolo. L’Italia e gli italiani tra Storia, memoria e immaginario (1963-1964), di Marcello Ravveduto per la Collana “Le Navi” di Castelvecchi. Il docente universitario salernitano si cimenta in un’analisi lucida del fenomeno socio-politico a cavallo tra i ’50 e i ’60, suddividendolo in 7 capitoli con altrettanti sottocapitoli alquanto descrittivi. Ciò che colpisce è che gli anni della grande espansione furono anche teatro di straordinarie trasformazioni degli stili di vita, del linguaggio e dei costumi degli italiani. Giova evidenziare che in questa enorme metamorfosi nessuno strumento ebbe un ruolo così rilevante nel mutamento molecolare della società quanto la televisione, che entrò nelle case degli italiani nel 1954 dopo circa vent’anni di sperimentazioni. A giusta ragione l’autore esamina tale strumento nell’ultimo capitolo tuttavia soffermandosi principalmente sugli effetti che ebbe la sede di Napoli. La televisione progressivamente essa impose un uso passivo e familiare del tempo libero a scapito delle relazioni di carattere collettivo e socializzante che, alla lunga, avrebbe modificato profondamente i ruoli personali e gli stili di vita oltre che i modelli di comportamento, anche se sulle prime, a causa dello scarso numero di apparecchi presenti sul territorio nazionale, favorì tuttavia l’instaurazione di nuove occasioni d’incontro: celebri le folle che si radunavano nei bar ad ogni puntata del gioco a premi “Lascia o raddoppia?” condotto da Mike Bongiorno.
A questo si accompagnò anche un deciso aumento del tenore di vita delle famiglie italiane. Nelle case facevano la loro comparsa le prime lavatrici e frigoriferi, la cui produzione era svolta soprattutto da imprese italiane di piccole e medie dimensioni. Anche le automobili cominciavano a diffondersi sulle strade italiane con le FIAT 600 e 500, in produzione rispettivamente dal 1955 e dal 1957 e a seguire si costruirono anche le prime autostrade di moderna concezione, dopo quelle costruite già sotto il fascismo (come l’Autostrada dei Laghi e l’Autostrada Firenze-Mare) ed a partire dalla Milano-Napoli, l’Autostrada del Sole. Con le nuove vetture e lo sviluppo delle strade ed autostrade iniziarono inoltre le abitudini delle vacanze estive ed invernali, sulle spiagge e sulle montagne, con i primi relativi ingorghi e l’aumento vertiginoso di incidenti stradali. Ampio spazio Ravveduto lo dedica anche ai fenomeni artistici e politici del tempo, dagli urlatori come Mina e Celentano a politici illustri come Aldo Moro. Un testo, dunque, interessante da leggere soprattutto per le nuove generazioni con una ricchissima bibliografia.
di Gildo De Stefano

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