Narrativa
I legami vissuti serenamente rendono ricca la vita
Sono i legami con gli altri che rendono la nostra vita ricca. E che questi legami siano di amicizia, di amore, di lavoro o di stretta parentela, non importa, devono essere vissuti serenamente e in tutta la loro pienezza per poter rendere appagato ognuno di noi. Sono proprio queste dinamiche che spesso raccontano meglio di qualsiasi altra cosa chi siamo. Anche la totale assenza di esse narra qualcosa di noi, come la forte solitudine che non si riesce a colmare, se non con la ricerca incessante di compagnia. Le vite degli amanti, dei genitori con i propri figli, delle sorelle, dei mariti e delle mogli si intrecciano in un vortice di forti emozioni, di esistenze bloccate o ribelli, di caratteri concilianti o intransigenti. Ed è nelle conseguenze di questi rapporti che ci incamminiamo attraverso i titoli degli autori che vi proponiamo.
Siamo di nuovo in quel di Bellano, nel paesino del lago di Como che Andrea Vitali ci ha reso assai famigliare, in quella provincia italiana dai nomi buffi in cui i personaggi sguazzano tra pettegolezzi e innocenti intrighi, rivitalizzando quelle braci sopite sotto una coltre di apparente tranquillità. In Galeotto fu il collier Lidio, l’unico erede ormai trentenne di una ditta di costruzioni, sarà a capo dell’azienda solo dopo il matrimonio che secondo la cara mammina dovrà avvenire con un buon partito, magari Eufemia, la nipote del primario di chirurgia. Lidio però è innamorato perso della bellissima svizzera Helga ed Eufemia è la ragazza più brutta del paese. C’è bisogno di qualcosa di ingegnoso, e un evento fortunato, quale trovare un tesoro in una casa in costruzione, chissà, potrà aprire la strada a Lidio verso la libertà e verso l’amore.
Ci troviamo ancora nella provincia italiana, ma questa volta ai nostri giorni nel racconto di Paola Mastrocola, Facebook in the rain. La solitudine che capita all’improvviso, quella che invade inaspettatamente le giornate che fino a pochi attimi prima erano occupate da una rassicurante routine, è quella che ha pervaso Evandra dopo la morte di suo marito. Casalinga con una figlia lontana e con amiche impegnate nelle loro faccende, trova nelle visite al cimitero un impegno assiduo che le occupa la mente. Ma cosa fare con i giorni di pioggia, quelli che ti costringono a stare in casa? Oggi le donne e gli uomini di tutte le età possono aprire una finestra virtuale verso il mondo, verso amici e nuove persone da incontrare. È la realtà di facebook che Evandra magicamente conosce e che in poco tempo le riempie la vita, grazie ad una amica vivace e single che riesce a distaccarla dal ruolo di vedova sola che per troppo tempo l’aveva rinchiusa in se stessa. E con delicatezza e ironia la Mastrocola racconta una fiaba odierna, nella quale è naturale e semplice innamorarsi grazie ad internet.
Nel ventesimo romanzo di Amelie Nothomb, con fare pungente e beffardo, entra in scena proprio lei, l’autrice stessa che davanti a uno scenario curioso chiede spiegazioni sulla storia di due personaggi. È da questo momento che la scrittrice ci narra la storia di Joe, Norman e Christina. In Uccidere il padre, Joe ha solo quindici anni quando la madre, per stare con il nuovo uomo, lo caccia di casa. Ma il ragazzino ha un talento e una passione, la magia e ben presto il suo destino lo fa incontrare proprio con Norman, il più bravo mago della città, e la sua compagna. I due rappresentano per lui la nuova famiglia, ma mentre Norman potrebbe realmente essere suo padre, Christina è una giovane e bella ragazza di venticinque anni. Ed è questo particolare che rende difficile la realizzazione di un puro e innocente sentimento d’affetto, rendendolo invece il premio di una terribile sfida.
Anche Isabella Santacroce entra attivamente nel suo romanzo quale voce protagonista di un racconto nero e oscuro. Amorino è la rappresentazione del Purgatorio secondo la personale trilogia della scrittrice composta da V.M. 18 e Lulù Delacroix. Ella evoca sinistri personaggi che abitano la sua mente e grazie ai diari e alle epistole dei protagonisti, la storia prende corpo con l’intenzione di rendere tale atto purificatorio. È l’inizio del Novecento e le sorelle gemelle e orfane Annetta e Albertina Stevenson giungono in un paesino inglese, Minster Lovell, dove le atmosfere già tetre del luogo si infittiscono ancor di più dopo il loro arrivo. Da questo momento nulla sarà come prima e i terribili segreti che circondano le ragazze verranno svelati.
Il rapporto di una figlia con suo padre, tanto anziano da essere scambiato per suo nonno, è alla base de Il torto del soldato, nuovo romanzo di Erri De Luca. È proprio la donna che vuole raccontare come, per stare vicino a una figura paterna ingombrante, abbia annullato quella parte di sé più femminile. Il padre è infatti un ex nazista, costantemente guardingo con chiunque lo possa riconoscere come tale, che è riuscito a rifarsi una vita a Vienna. Questo romanzo continua la riflessione dell’autore sulla fede, introducendo il tema della Kabbalà e tenta anche di indagare sulla guerra e su quegli uomini che hanno seguito ottusamente scelte sbagliate di altri. Così tramite padre e figlia ripercorriamo, dalla Seconda Guerra Mondiale ad oggi, una storia fatta di dolori, tragedie, vendette e perdoni.
Torna in libreria anche Massimo Carlotto con il suo ultimo noir, Respiro corto, ambientato questa volta non in Italia, ma in terra francese: a Marsiglia. Qui il commissario della narcotici è una donna risoluta e convinta che combattere la criminalità significhi anche non dover utilizzare per forza solo mezzi leciti, bensì anche quelli meno consentiti. Non è un caso che la sua squadra sia composta da poliziotti mandati via da altri commissariati e che tra le sue amicizie vi sia anche un vecchio capo malavitoso corso. Il destino di Bernadette Bourdet si incrocerà con quattro personaggi provenienti dalle più svariate parti del mondo, accomunati ognuno dal crimine e dalla voglia di recuperare prestigio.
Francesca Scaringella
