Giallo
I guardiani di Wirikuta
di Andrea Coco
Torna sugli scaffali delle librerie (ma non solo) il primo romanzo scritto da Giancarlo Narciso, uscito nel 1994 per i Tipi della mitica casa editrice Granata Press ed oggi disponibile nella collana I gialli della casa editrice OLTRE Edizioni.
Un romanzo ispirato da una ghost town sulla Sierra Madre messicana, visitata dall’autore, un posto che sembrava uscito da un classico western di Sergio Leone e in cui continuavano a girare leggende di fantasmi e tesori nascosti.
Fin dall’inizio il lettore si trova a contatto con la triste realtà del deserto messicano, dove una piccola carovana di indios Huichol si reca in pellegrinaggio a Wirikuta, la terra del Grande Cervo Tmarz Kallaumari.
Alla testa della carovana c’è il “maracamè”, lo sciamano della tribù, Aik Tevillare, che sta effettuando il suo trentasettesimo pellegrinaggio verso la sacra terra di Wirikuta, meta della carovana. Con lo sciamano c’è anche Samuravi, il nipote sedicenne che ha fatto il viaggio di iniziazione con gli occhi coperti. Solo ora potrà togliere la benda per iniziare con i compagni la raccolta del sacro cactus. Aik Tevillare e Samuravi sono destinati a diventare i guardiani dell’oro della montagna, almeno fino a quando una volpe scenderà dai monti.
Il cammino è arido, polveroso, soffocante, dopo l’altopiano sulla Sierra che porta a Leunar, ribattezzato Quemado dai gringos, e dove terminerà il pellegrinaggio, un agglomerato di case perso tra le sabbie sui cui svetta una grande cattedrale, la cittadina mineraria di Real de Catorce, un tempo il più importante centro di attività minerarie della zona.
Ma la trama del romanzo comincia quando il protagonista, Antonio Balestrieri, al volante della sua jeep arriva sotto la pioggia in una Real de Catorce semi abbandonata e prende alloggio al Real, unico albergo decente rimasto nella cittadina.
Sta seguendo una labile traccia ed è in caccia di qualcuno e qualcosa che ignoriamo. Dovrà confrontarsi con il muro di indifferenza, ignoranza e diffidenza degli abitanti e della polizia. A dargli finalmente corda sarà l’ubriacone del paese, Francisco Coronado detto Pancho che, davanti a una bottiglia piena di tequila, gli racconterà una lunga e strana storia.
Ma come si collega la strana storia narrata da Pancho con la disperata ricerca di Balestrieri? E, soprattutto, come arriverà a riallacciarsi alla magica Wirikuta che abbiamo incontrato nel prologo?
Un romanzo coinvolgente, denso di azione e dannazione umana che rimanda alla migliore tradizione narrativa thriller (del secolo scorso) di Bruno Traven e Desmond Bagley. E, benché nei romanzi di Giancarlo Narciso spesso appaia difficile distinguere il confine fra realtà e fantasia, sappiamo che la sua vera vita si rispecchia nelle sue storie.
Oltre alla trilogia di Rodolfo Capitani – composta dai romanzi Incontro a Daunanda (Premio Scerbanenco 2006), Singapore Sling (Premio Tedeschi 1998 e soggetto della trasposizione televisiva italo-serba Belgrado Sling) e Le zanzare di Zanzibar – Giancarlo Narciso è autore, fra l’altro, di Otherside (terzo classificato al Premio Azzeccagarbugli 2011), Un’ombra anche tu come me. Ha poi dato vita al personaggio dell’investigatore privato Bruno ‘Butch’ Moroni, protagonista dei romanzi Solo fango e Sankhara (finalista Premio Scerbanenco 2002) e della novelette Un nome su una lista. Sotto lo pseudonimo di Jack Morisco firma per Segretissimo Mondadori una fortunata serie di romanzi di spionaggio centrati sul personaggio di Banshee.
GIANCARLO NARCISO
I guardiani di Wirikuta
Oltre Edizioni, 2022
pp.210, euro 16.00
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