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Non solo libri

I confetti della Pelino sul comodino di Leopardi

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La storia del confetto è a Sulmona ed ha un nome: Pelino. L’azienda  da 230 anni sul mercato, ha deciso  nel 1988 di dar vita a un museo che racchiude la  storia della Pelino,  ma anche di coloro che hanno contribuito con la loro manualità e conoscenza a rendere grande il confetto Pelino: gli artigiani di Sulmona. Al piano terra, il negozio della Casa Madre è molto frequentato da turisti di tutto il mondo.

Una vera bomboniera da ammirare, ricca di colorati cesti floreali realizzati con confetti, liquori, confezioni di diverse forme e grandezze che hanno il profumo della storia Il secondo piano è dedicato agli antichi attrezzi, apparecchiature dell’epoca per macinare, tostare e lucidare, oltre ad oggetti rari riguardanti l’antica arte sulmonese della confetteria. Sulle mura oltre a medaglie, ricordi, premi, brevetti, ci sono foto di papi e grandi personaggi che raccontano al visitatore la Storia dell’Azienda dal 1700 ad oggi. Nelle  vetrine, un vero tripudio di bomboniere storiche di artigiani raffinati di altri tempi. I confetti Pelino già famosi nell’800 furono i preferiti da Giacomo Leopardi.

In una bacheca ci sono i confetti che furono trovati sul comodino del grande poeta che gli furono donati dai Ranieri, la storia come per qualsiasi altro reperto, si può leggere sui pannelli informativi molto utili per i visitatori. Il Museo si trova in  Via Stazione Introdacqua, 55 – Sulmona ( www.pelino.it tel 0864210047) L’ingresso è gratuito.

(Giuliana Poli)

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