Harry Freedman: “Kabbalah”

di Francesco Roat

Kabbalah è parola ebraica che significa ricezione: d’una dottrina mistico-esoterica, trasmessa per via orale di generazione in generazione, a partire da Mosè, il quale avrebbe ricevuto direttamente da Dio tale insegnamento. Di essa tratta Harry Freedman in un saggio volto a ripercorre la complessa storia della Kabbalah, a partire dai primi testi che ne parlano, come il Sefer Yetsirah (Libro della Creazione), di incerta datazione, o il mitico Zohar (Splendore), attribuito dalla tradizione cabalistica a un rabbi del II secolo, ma con tutta probabilità composto nel medioevo, quando storicamente in Europa si assiste al riapparire dell’antico misticismo ebraico: in Provenza e nella Castiglia spagnola del XII e XII secolo.

Secondo la Bibbia, ricorda Freedman, il mondo venne creato mediante il linguaggio di Dio, a partire dall’imperativo: wajjo’mer ’elohîm: jehî ’ôr; wajjehî ’ôr, (Dio disse: Sia la luce! E la luce fu). Ritenendo le lettere ebraiche strumento della creazione, all’inizio del II millennio come del III: “Manipolando e riorganizzando le lettere delle Scritture, la Kabbalah aspira a decodificare e a chiarire i misteri divini”. In primo luogo quello di comprendere come sia possibile che un Dio onnipotente e onnisciente abbia creato un mondo così imperfetto e soprattutto permeato dal male. Detto creatore viene chiamato nei libri cabalistici En-Sof (Senza fine). Egli è ritenuto inconoscibile e trascendente; ma vi sarebbe un aspetto divino manifesto nel mondo-universo, consistente appunto nell’effetto della stessa opera creatrice, vista come “una serie di emanazioni di potenza divina”, chiamate le dieci sefirot (luci).

Specialmente nella mistica dello chassidismo ebraico si cerca di esplorare queste emanazioni tramite la capacità di cogliere le “scintille divine” di cui è pervaso il mondo. Così le sefirot e le lettere che le indicano, se meditate/esaminate dai cabalisti, rappresentano non appena dei meri simboli ma indicazioni per un cammino di salvifica crescita spirituale.

Harry Freedman

Kabbalah – Il segreto, lo scandalo e l’anima

Bollati Boringhieri, 2019

pp.274, Euro 25,00