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Lo Zibaldone

Guido Paolo De Felice: ‘Le cose che ho scritto di te (mentre ti aspettavo)’

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Guido Paolo De Felice è uno scrittore di poesie e aforismi. Pubblica nel 2018 per Edizioni PensieriParole, nella collana “I migliori 100”, la raccolta di poesie “Quella notte a Parigi”, e sempre nel 2018 pubblica in self publishing la raccolta di poesie e di brevi brani in prosa “Le cose che ho scritto di te (mentre ti aspettavo)”, in cui omaggia il sentimento dell’amore in tutte le sue forme. L’opera è stata vincitrice del premio Self Publishing 2018 categoria Poesia del concorso “Il Mio Esordio 2018”, indetto dal sito IlMioLibro.it.


A cura di Gianni Prani

 

 «Da cosa è nata l’idea alla base della tua ultima raccolta di poesie Le cose che ho scritto di te (mentre ti aspettavo)?».

È stato un momento di rottura personale col passato, la fine di un lungo percorso dopo un periodo difficile che avevo raccontato nel mio primo libro. Anche per questo, il tono che si respira nelle poesie di questo libro è diametralmente diverso rispetto ai precedenti testi, perché scrivere la prima di esse, quasi per caso, è come se avesse fatto saltar via un tappo da una bottiglia piena di una marea di sensazioni positive, emozioni e speranze future che aspettavano solo la scintilla giusta per far di nuovo capolino dentro di me.

 

«Sei uno scrittore di poesie e aforismi, e hai già pubblicato diversi tuoi componimenti. Ti piacerebbe esplorare anche altri generi letterari oltre a quello della poesia? Qual è la caratteristica della dimensione poetica che più ami, e che ti ha spinto a diventare un autore?».

All’interno del libro sono presenti dei diversi brani in prosa, come piccoli mini racconti o episodi di una storia più grande che, chissà, forse un giorno troverò modo e forza di raccontare. Quello che, invece, amo della poesia è la possibilità di far passare dei messaggi anche con poche parole, senza perdere la qualità e la quantità dei concetti che si vogliano esprimere. Secondo me, questo è un aspetto fondamentale nella frenesia della quotidianità di oggi, dove troppo spesso le persone non hanno tempo, o forse voglia, di soffermarsi. Ecco che, quindi, la poesia permette di ritagliarsi quei minuti quotidiani, a volte improvvisi, che possano permettere di dedicarci a noi stessi e riscoprire la nostra interiorità.

 

«L’idea che tutti hanno del poeta è quella di una persona estremamente romantica, alla continua ricerca di emozioni e stimoli, e con il taccuino sempre a portata di mano. Hai un luogo in cui ti piace particolarmente scrivere? Quali sono le fonti di ispirazione per le tue poesie?».

Avendo una vita frenetica ed un lavoro che impegna quasi completamente la mia quotidianità, forse smonto una piccola parte di questa immagine romantica: l’ispirazione può arrivare in qualsiasi momento della giornata scatenata da una canzone, un’immagine, una situazione, una frase, un incontro. E va fissata immediatamente, per evitare che venga persa, non a caso io non riesco a scrivere “a tavolino”. Ad esempio, spesso durante lunghi viaggi in auto mi può capitare di avere qualcosa da mettere nero su bianco e quindi accosto e scrivo su quello che è il “taccuino” moderno, ovvero le note del mio smartphone, ormai traboccante.

 

«Ci racconti di cosa parla la tua prima raccolta di frasi e aforismi Quella notte a Parigi?».

Il primo libro è una raccolta di frasi e aforismi scritti nell’arco di alcuni anni, partendo dai tempi in cui frequentavo ancora l’università. Per questo racconta un arco temporale in cui si sono succedute situazioni piacevoli ed altre meno, sogni ancora da esprimere e quelli andati in frantumi. È un libro che io consiglierei da avere sul comodino e aprire casualmente ogni giorno per farsi ispirare e trasportare da un concetto, un’immagine, un’emozione che possa regalare spunti di riflessione personale per cercare di migliorarsi costantemente, anche imparando dagli errori altrui.

 

«Quali poeti e opere hanno influenzato il tuo stile e il tuo modo di intendere la poesia?».

Difficile stilare una lista definitiva, ma se dovessi consigliare alcuni autori capaci di aver messo nero su bianco emozioni che avrei voluto vivere io, nel modo in cui avrei voluto raccontarle io, farei sicuramente tre nomi: Neruda, Salinas e Mari. E poi credo che non possa mancare una lettura dei sonetti d’amore di Shakespeare, anche quello un libro da tenere costantemente sul comodino e da riaprire spesso.

 

«Il sentimento dell’amore è il nucleo principale della tua raccolta di poesie Le cose che ho scritto di te (mentre ti aspettavo). Dalla tua opera: “È diverso tempo/che mi chiedo/cosa sia l’amore/cosa significhi essere innamorati […]”. Cos’è l’amore per te? Quanto credi sia importante parlare d’amore al giorno d’oggi?».

C’è una canzone che racconta benissimo quale sia la visione che io abbia oggi dell’amore ed è “L’amore non esiste” cantata in trio da tre autori sensazionali come Gazzè, Fabi e Silvestri. Ecco, per me l’amore in sé non esiste, esiste invece la voglia e la capacità di due anime, che casualmente il mondo fa scontrare, di volersi, di desiderarsi e di potersi arricchire vicendevolmente l’uno con l’altra. Sono un fermo sostenitore del concetto di dover imparare a “bastare a se stessi”, perché soltanto così si può aggiungere positività a qualcosa che funzioni già bene di per sé, senza mai perdere, comunque vadano le cose. Questo permette di azzerare uno dei grandi problemi che attanagliano le relazioni di oggi, ovvero le eccessive aspettative, permettendo anche di liberarsi da uno dei pesi peggiori che possano sporcare l’anima di una persona, il rancore. È un concetto che ho provato a sintetizzare in una delle poesie del libro a cui tengo di più intitolata “1+1”.

 

«La raccolta di poesie Le cose che ho scritto di te (mentre ti aspettavo) è stata vincitrice del premio Self Publishing 2018 categoria Poesia del concorso nazionale “Il Mio Esordio 2018”. Hai inoltre un profilo Instagram che conta più di 39.000 follower, e da ciò si intuisce in quanti seguano e siano appassionati del tuo lavoro. Secondo te, perché le tue poesie sono così apprezzate?».

Una delle cose per le quali ringrazierò sempre il mio libro è stata quella di permettermi di conoscere moltissime persone, spesso giovanissimi, che non si soffermano a farmi dei complimenti fini a se stessi, ma bensì condividono con me le proprie esperienze, raccontandomi quanto di sé abbiano ritrovato in una mia poesia. Questo mi ha spinto a continuare, perché mi sono reso conto di quanto bisogno di bellezza e gentilezza ci sia in giro e che, troppo spesso, il fatto di essere persone con una sensibilità particolare, accentuata, quasi debba essere vissuta con vergogna oggi, in una società che costantemente sembra raccontarci che siano solo gli arroganti, gli egocentrici ed i presuntuosi ad avere diritto di parola e successo nella vita. Ecco, io non ci sto e il confronto costante con chi si ritrova in questa mia visione mi permette di credere che, per quanto utopistica sia, non ci si debba arrendere. Bellezza e gentilezza salveranno questo mondo, ne sono convinto e proverò a raccontarlo in maniera sempre più convinta.

 

 

Titolo: Le cose che ho scritto di te (mentre ti aspettavo)

Autore: Guido Paolo De Felice

Genere: Poesia

Casa Editrice: Self-publishing (IlMioLibro.it)

Pagine: 224

Prezzo: 25 euro

Codice ISBN: 9788892352421

Contatti

https://www.instagram.com/guidopaolodefelice

https://www.facebook.com/guidopaolodefelice/

https://www.amazon.it/cose-che-scritto-mentre-aspettavo/dp/8892346199/ref=sr_1_2?__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3%91&keywords=le+cose+che+ho+scritto+di+te&qid=1554216877&s=gateway&sr=8-2

https://ilmiolibro.kataweb.it/libro/poesia/412396/le-cose-che-ho-scritto-di-te/

 

 

 

 

 

 

 

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