Lo Zibaldone
Grande Musica Nera
Parlare o scrivere dell’Art Ensemble of Chicago significa innanzitutto un atto d’amore verso la Grande Musica Nera, poi verso l’universo jazz e -in ultimo- nei confronti di una della storiche e fondamentali formazioni della musica d’improvvisazione. Significa, altresì, intraprendere un lungo viaggio nella cultura afroamericana del secondo Novecento, approdando -infine- nel concetto di contemporaneità ed esperienza. Quest’ultima, in perfetta fusione con una creatività iperattiva, ha spaziato a 360° dell’Arte, dalla musica alla poesia passando inevitabilmente anche attraverso la teatralità, in una commistione sinergica che ha prodotto un’eccezionale mixer incisivamente espressivo.
L’autore, in questo caso, possiede la giusta competenza ed il necessario bagaglio per affrontare questo viaggio, analizzando “in vitro” tutti gli step che il famoso gruppo chicagoano ha dovuto affrontare nella sua lunga e fruttuosa carriera artistica. Due i pilastri fondamentali del gruppo ben delineati da Steinbeck nel suo libro: i modelli d’improvvisazione e l’interazione sociale, i motori essenziali che hanno permesso all’Ensemble di poter oltrepassare la barriera del tempo e delle mode, malgrado le dipartite eccellenti ma con la barra dritta tenuta forte dai buoni Roscoe Mitchell e Don Moye.
Non deve scoraggiare se il libro, di primo acchito, possa apparire più per gli “addetti ai lavori” che per il comune jazzofilo o ascoltatore; rimane tuttavia un’opera di somma erudizione musicale anche per la presenza di ottime esemplificazioni e spiegazioni tecniche di alcune peculiari composizioni dell’Ensemble; facile nella lettura e nella metabolizzazione dei concetti, e se per qualcuno dovesse apparire avvero ostico, beh!, rimembri i tempi della scuola quando si ripercorrevano interi periodi storici di grande interesse universale.
Paul Steinbeck
Grande Musica Nera
Storia dell’Art Ensemble of Chicago
Quodlibet Chorus, Macerata 2018
pagg. 399 – €. 25,00

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