Articoli
PERLE DI LIBRI. Goliarda Sapienza: L’arte della gioia
“Il male sta nelle parole che la tradizione ha voluto assolute, nei significati snaturati che le parole continuano a rivestire.”
di Loredana Simonetti
Per vent’anni il libro di Goliarda Sapienza, L’arte della gioia (Einaudi, pp. 545, € 14,50) è stato chiuso in una cassapanca; pubblicato in una prima e rara edizione nel 1998 da Stampa Alternativa, due anni dopo la morte dell’autrice, il libro passò inosservato. Giudicato “un cumulo d’iniquità” dai maggiori critici italiani dell’epoca, il libro si riaffossò metaforicamente nella cassapanca che gli aveva dato vita. Qualche copia del libro, però, attraversò i confini ed ebbe un successo straordinario in Francia e in Germania. La fuga dei cervelli era già iniziata.
L’interesse creatosi per questo libro era più di costume che letterario, perché le vicende trattate, con disinibizione e sicurezza, accoglievano la curiosità sia dei coraggiosi rivoluzionari che dei tradizionalisti benpensanti, questi ultimi in una lettura non esente da una certa malizia.
La storia è quella di Modesta, giovane ragazza siciliana che si oppone alla vita monacale e alla morale comune, dedicando le sue idee e il suo corpo, ad un’esistenza senza etichette, con la libertà di pensare ed amare, seguendo il naturale spirito di vita da cui è animata. Un matrimonio di convenienza la renderà autonoma economicamente e le sarà di aiuto nella realizzazione dei suoi desideri.
Quando i sensi dominano il suo cervello, Modesta è un’amante che rassicura la persona che ha vicino in quel momento, godendo dell’amore come nessuno meglio di lei sa fare. “L’amore non è un miracolo, è un’arte, un mestiere, un esercizio della mente e dei sensi come un altro. […] L’amore non è assoluto e nemmeno eterno e non c’è solo amore tra uomo e donna, possibilmente consacrato. Si poteva amare un uomo, una donna, un albero e forse anche un asino, come dice Shakespeare”.
Quando il cervello domina i suoi sensi, Modesta si arricchisce di una cultura nuova, imparando a leggere i libri con occhi diversi, acquisendo la consapevolezza di quante bugie sono nascoste dietro le parole e quanto si è vittime di falsi concetti, scoprendo, così, che spesso siamo ingannati dalle parole. “Il male sta nelle parole che la tradizione ha voluto assolute, nei significati snaturati che le parole continuano a rivestire.”
La cultura che assorbe, dona a Modesta una nuova coscienza e nuove capacità, che saprà mettere a frutto nella gestione dei beni di famiglia. Sullo sfondo della vita di Modesta, si svolgono le vicende della prima guerra mondiale e ai suoi confini la cruda realtà s’insinua come un serpente. “Nessuna dominazione straniera nel passato ha messo radici nella nostra terra, come questo Dux maledetto!”. Anche le conversazioni in famiglia con i figli e gli altri che abitano nella sua casa, scivolano sull’infamia della guerra. “Rivoluzione significa legittima difesa contro chi ti aggredisce con l’arma della fame e dell’ignoranza.”
Tanti personaggi, con le loro drammatiche storie, sfiorano la vita di Modesta: la prigionia di Gramsci, il sacrificio di Sacco e Vanzetti, il teatro di Angelo Musco, Petrolini, Croce, Pertini… Modesta impara a dialogare con fermezza e decisione manifestando le sue idee antifasciste, tenendo testa alle convinzioni politiche di quegli anni, in cui “Hitler fu tradito, ma il suo sogno si avvererà: un’Europa unita con a capo il genio germanico…”. Una visione decisamente avveniristica e anche se in termini molto diversi e costruttivi , oggi ci troviamo in un’Europa unita in cui la Germania ricopre uno dei ruoli più significativi.
La lettura del libro di Goliarda Sapienza ha richiesto un impegno di concentrazione non indifferente, poiché gli eventi narrati sono riconducibili a storie di vita comune di famiglie medio borghesi, vissute ai margini della guerra, ma non per questo prive di opinioni. Alla conclusione ho voluto avere, per alcuni giorni, il cervello sgombro da nuove storie, lasciando sedimentare, dentro di me, le verità esclusive e manifeste di questo importante “saggio” romanzato.
You must be logged in to post a comment Login