Gli ospiti dell’antiquario

di Matteo Papucci

Ci sono libri per cui è difficile fare una recensione priva di cuore. Mentre li si legge, è impossibile non legarvisi affettivamente o distaccarsene a sufficienza per scorporarli e analizzarli.
“Gli ospiti dell’antiquario” è uno di quei libri.

Già dalla copertina si rimane affascinati da un mondo fantastico, romantico e malinconico: l’interno di un negozio, sospeso tra il reale e l’onirico, che esiste veramente a Messina.

“Gli ospiti dell’antiquario” si divide in tre storie dal taglio surreale.
Nella prima, sembrerà di entrare nella copertina e passeggiare tra le meraviglie di un antiquario magico e misterioso. La penna di Patrizia Vicari descrive abilmente ogni oggetto, nastrino o particolare. Vi sentirete cullati dalla fioca luce di un lume rosa e resterete affascinati dal mistero che solo coloro che sanno vedere possono svelare.

La seconda storia è un viaggio di redenzione che vi porterà nell’Hotel California. Sulle note dell’omonima canzone degli Eagles, varcherete la soglia di un luogo dalle infinite stanze, desideri e ricordi.

In “Terapia”, l’ultimo dei tre racconti, entrerete nella mente di Sara e assieme a lei strapperete il velo che separa la finzione dalla realtà. Patrizia Vicari è tanto abile a descrivere gli ambienti quanto le emozioni, e procedere nei pensieri del personaggio sarà facile quanto immergersi in un mare, ma oscuro e spietato. Quando riemergerete dalla china, perfino ciò che si affaccia alla vostra finestra vi apparirà diverso.

La linea sottile che accomuna tutte e tre le storie è l’atmosfera onirica. Patrizia Vicari vi lascerà continuamente in sospeso tra due mondi: il sogno e la realtà. Le descrizioni accurate, precise, mai prolisse, permettono una lettura avvincente e avvolgente.

In conclusione, “Gli ospit

i dell’antiquario” è un piccolo capolavoro che riporta indietro nel tempo, quando i racconti brevi erano la massima espressione dello scrittore e anche in una semplice culla poteva nascondersi una storia.

 Patrizia Vicari

Gli ospiti dell’antiquario

La Feluca Edizioni, 2015

pp.145, Euro 15,00