“Giropoetando“ nel web. “Cara Amica“ di Pietro Trotta

Tu Cara amica di banco
che nascondi gli artigli
so che non vorresti usarli
per aprire altre ferite
sei costretta dalla notte
e dai lamenti della lingua
perché ciò che ti fa male
deve uscir dalla tua vita
ma la stanza no, non cambia
e la porta è sempre uguale
ciò che sta tra quattro mura
lei lo sa, non può cambiare
un riccio è solo, sta al suo posto
niente si può avvicinare
ma malgrado le sue spine
la continuo ad abbracciare.
Non ci penso più, non ci penso più
ormai, ormai
Cado ancora giù , cado ancora giù
semmai, vorrai tirarmi su
vivo e scappo dalla città
cerco la mia pace, non la troverò
se mi rinchiudo qui, tra queste mura
muoio di paura e mi si gela il cuore.
Cos’è scuola se non è un amico
che tende una mano d’aiuto
se ti senti solo
e cos’è scuola se non è una casa
dentro, una famiglia
con cui vivere per sempre.
Non vede, lei non vede amore
in ciò che la circonda
spazi angusti che la uccidono
occhi, sia feroci sia
taglienti
un giudizio in uno sguardo
come pene da scontare in eterno.
Dimmi, cos’è scuola?
Cos’è, cos’è, cos’è skolé, skolé, skolé, skolé.

Pietro Trotta
Classe V^F
Liceo Scientifico Nicola Sensale
Nocera Inferiore (Sa)