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Lo Zibaldone

Franco Casadidio:”Il volo del canarino”

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Franco Casadidio (Terni, 1969) è uno scrittore appassionato della Germania in generale e della città di Monaco di Baviera in particolare. Per questo motivo dal 2004 collabora con le riviste bavaresi “INTERventi” e “Rinascita Flash”. Pubblica “Quando arriverà la primavera” (goWare, 2015), “L’impronta del diavolo” (Morphema Editrice, 2016), e “Il volo del canarino” (Morphema Editrice, 2018).

 

«Ci presenti il tuo nuovo romanzo Il volo del canarino?».

Il volo del canarino racconta la storia di due ragazzi – Jürgen e Sara – nella Germania tra la prima e la seconda guerra mondiale. Le loro vite, all’inizio normalissime, verranno sconvolte dall’avvento al potere di Hitler e dei nazionalsocialisti, così come quelle di milioni di altri tedeschi, catapultati in un abisso di violenza inimmaginabile, soprattutto per un Paese culturalmente avanzato come la Germania degli anni Venti. La particolarità dell’opera è il continuo intreccio tra la “piccola storia” dei protagonisti e la “grande storia” che li circonda, fatta di personaggi ed avvenimenti che hanno segnato la storia dell’umanità e che inevitabilmente segneranno anche le vite dei due ragazzi.

 

«Quali sono i motivi che ti hanno spinto a scrivere la tua opera?».

Il motivo principale che mi ha dato la spinta per scrivere questo romanzo è la convinzione che ognuno di noi, per quelle che sono le proprie specificità e capacità, debba fare tutto il possibile affinché quello che è successo non venga mai dimenticato.

Fra pochi anni i testimoni diretti della Shoah non ci saranno più ed il rischio concreto è quello che tutto finisca nel dimenticatoio. Questo non deve accadere e se anche la lettura di un romanzo come il mio può contribuire a far si che questo non avvenga allora l’impegno messo nella sua stesura non sarà stato vano.

 

«Ne Il volo del canarino intrecci le drammatiche storie dei protagonisti Jürgen e Sara con le vicende legate alla Storia del popolo tedesco negli anni a cavallo tra le due guerre mondiali, in una miscela ben bilanciata tra realtà e finzione. Come sei riuscito a gestire una trama che parte da eventi storici che hanno sconvolto il mondo intero – dai primi anni del movimento nazista alla presa del potere nel gennaio del 1933, dalla “notte dei lunghi coltelli” a quella dei “cristalli”, dai tentativi di assassinare Hitler fino alla disfatta finale – restituendoli con grande rigore storiografico, per poi zoomare sul particolare, raccontando una delicata storia d’amore tra due giovani separati dalla guerra?».

L’idea del romanzo nasce dalla mia grande passione per la storia in generale e per quella tedesca di quel periodo storico in particolare. Avevo in mente di raccontare quello che la Germania ed i tedeschi avevano vissuto in quegli anni ma non potevo scrivere certamente un saggio non essendo io uno storico di professione ma solo per passione. Così, poco a poco, è nata l’idea di un libro in cui tutti gli eventi storici di quell’epoca vedessero come protagonisti, diretti o indiretti, Jürgen, Sara ed i loro familiari. Nel romanzo solamente questi personaggi sono frutto della mia fantasia, tutti gli altri sono assolutamente reali, così come i fatti narrati. In questo modo sono riuscito a ripercorrere la storia tedesca dal momento dell’armistizio che pose fine alla prima guerra mondiale – 11 novembre 1918, il giorno in cui inizia la storia narrata – fino al processo di Norimberga che chiude definitivamente il triste capitolo del regime nazista. La storia d’amore è parte integrante di tutto questo perché ad essere raccontata è la vita di due ragazzi normali, nati e cresciuti nel momento sbagliato nel Paese sbagliato, vittime, entrambe, di una follia senza precedenti.

 

«Stiamo vivendo in anni duri, pieni di odio e intolleranza, nei quali l’antisemitismo sta dilagando in Europa e anche in Italia. Nel tuo romanzo si parla della persecuzione degli ebrei, e della barbarie dei campi di concentramento. Secondo te la letteratura può essere una forza importante per risvegliare le coscienze?».

Quando vado a parlare del mio libro nelle scuole di tutta Italia, ai ragazzi sono solito dire una cosa: non smettete mai di informarvi, di documentarvi su quello che è accaduto perché la conoscenza e la comprensione di quello che è successo sono la base per far sì che questa barbarie non debba ripetersi mai più. Per conoscere e comprendere, fortunatamente, abbiamo tanti mezzi a disposizione: documentari, film, internet (se usata bene la rete è una fonte inesauribile di informazioni) e, naturalmente, i libri. Libri di scuola, ma non solo: saggi, biografie, diari, romanzi. Ogni testo può essere utile ad arricchire il proprio bagaglio di conoscenze e far crescere la consapevolezza di cosa è accaduto. Anche la lettura di una storia d’amore qual è quella raccontata ne Il volo del canarino può servire a questo scopo, anche grazie ai tantissimi riferimenti storici in essa contenuti.

 

«Vuoi parlarci dei protagonisti del tuo romanzo Jürgen e Sara? A cosa o a chi ti sei ispirato per delineare la loro caratterizzazione?».

In realtà non ho avuto ispirazioni particolari per i due protagonisti. Volevo raccontare la storia d’amore di due giovani tedeschi di quegli anni, partendo però da due situazioni diametralmente opposte. Da un lato un Deutschblütiger, un tedesco di sangue “puro”; dall’altro una ragazza, anche lei tedesca, ma di origini ebraiche. Mostrare come venne stravolta la vita di questi due ragazzi con l’ascesa al potere dei Nazisti, soltanto perché nelle vene di uno dei due scorreva del sangue che, per pura follia, veniva considerato “impuro”, era uno degli obiettivi che mi ero prefissato e che spero di aver raggiunto con il mio romanzo.

 

«Il volo del canarino racconta di un periodo drammatico per la storia dell’umanità ma contiene in sé anche un messaggio di speranza e di redenzione. Vorresti condividere con noi una citazione alla tua opera che ti sta particolarmente a cuore?».

In realtà ci sono molti passaggi del libro che contengono un messaggio di speranza e redenzione ma, dovendo sceglierne uno in particolare, mi piace citare una delle ultime frasi del libro, quella nella quale Jürgen esprime la sua aspettativa per il futuro.

“L’unico aspetto positivo, almeno così spero, è che tutti quei milioni di individui non siano morti invano ma che il loro sacrificio sia un monito per il futuro affinché certe cose non avvengano mai più”. Ecco, la speranza di Jürgen è anche la mia; quello che è accaduto non può, purtroppo, essere cancellato, e allora che almeno serva come insegnamento per tutti noi e in particolar modo per i giovani, affinché certi avvenimenti non abbiano a ripetersi mai più.

 

«Vuoi raccontarci di cosa parla il tuo precedente romanzo L’impronta del diavolo?».

L’impronta del diavolo racconta la storia di due ragazzi che, nella Germania degli anni Ottanta, si avvicinano al mondo dell’estremismo armato. Il periodo storico è quello del terrorismo che tutti noi ben ricordiamo; le Brigate Rosse in Italia erano in guerra con lo stato e così la RAF in Germania, gruppo del quale entrano a far parte i due protagonisti, Joseph e Mirka. Inizialmente l’amore che prova spinge Mirka ad entrare nell’organizzazione armata per seguire il suo uomo che, contrariamente a lei, è fermamente convinto che quello sia l’unico sistema in grado di cambiare la società in cui vivono e renderla, in questo modo, meno iniqua e più solidale verso i più deboli ed i meno abbienti. In un secondo tempo, però, posta davanti alla necessità di mettere in pratica quella che fino a quel momento era stata pura e semplice teoria, Mirka dovrà fare i conti con la propria coscienza, rimettendo così in discussione tutto quanto dato per scontato fino ad allora.

 

Titolo: Il volo del canarino

Autore: Franco Casadidio

Genere: Romanzo Storico

Casa Editrice: Morphema Editrice

Pagine: 296

Prezzo: 15,00 €

Codice ISBN: 978-88-854-8-392

 

 

Contatti

www.francocasadidio.eu

https://www.facebook.com/franco.casadidio

https://www.instagram.com/franco.casadidio/

https://www.facebook.com/ilvolodelcanarino

http://www.morphema.it/edizioni/

https://www.youtube.com/watch?v=IEwOvferliE&feature=youtu.be

https://www.amazon.it/volo-del-canarino-Franco-Casadidio/dp/8885483399

http://www.morphema.it/edizioni/carrello/

 

 

 

 

 

 

 

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