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èStoria, ad Ottobre la XVII edizione
èStoria, il Festival internazionale della Storia organizzato dall’Associazione culturale èStoria si svolgerà dall’1 al 3 ottobre a Gorizia presso il Parco Basaglia, luogo simbolico dove, sessant’anni fa, Franco Basaglia fece il suo primo ingresso nella struttura psichiatrica avviando la sua rivoluzione. Il tema scelto per questa edizione è la Follia, con più di 100 ospiti protagonisti di circa 60 appuntamenti.
Dopo le restrizioni causate dalla pandemia, èStoria torna proseguendo nella sua missione: avvicinare ai grandi temi della storiografia un pubblico il più ampio e composito possibile spaziando nel tempo, dall’evo antico a quello moderno, su temi di grande rilevanza con un approccio multidisciplinare che va dalla letteratura, al diritto, all’arte passando anche per il cinema, che sarà protagonista di una novità assoluta di questa edizione del festival: èStoria Film Festival, che lega la passione per la storia del cinema con l’attenzione alle forme più moderne di divulgazione storica.
La Follia, tema scelto per questa edizione, sarà affrontato e indagato dai protagonisti del panorama culturale italiano e internazionale che si interrogheranno sulle infinite declinazioni della rappresentazione della malattia mentale. Moltissimi gli ospiti di fama internazionale, questi solo alcuni nomi: Jean-François Bert, Piero Boitani, Véronique Boudon-Millot, Tom Burns, Michele Ciliberto, Paolo Crepet, John Foot, Renato Foschi, Mimmo Franzinelli, Francesco Maria Galassi, Umberto Galimberti, Marco Innamorati, Jacques Jouanna, Jane McAdam Freud, Patrick McGrath, Antonio Moresco, Laura Pepe, David Riondino, Antonella Sbuelz, Andrew Scull, Vittorio Sgarbi, Frances Stonor Saunders.
Il percorso di èStoria tratteggerà anche l’evoluzione dell’istituzione manicomiale, terrà conto delle manifestazioni di devianza collettiva, esplorerà gli ambiti conclamati della storia, della medicina e della psichiatria attraverso incontri come La follia liquida con Umberto Galimberti, dedicato all’influenza del soggettivismo contemporaneo sulle relazioni umane, Ci chiamavano matti – Voci dal manicomio, 1968 – 1977, il libro inchiesta a cura di Anna Maria Bruzzone, oggi aggiornato da Marica Setaro e Silvia Calamai, un repertorio prezioso del lavoro di Basaglia. A ricordare Basaglia e il suo rapporto con la città di Gorizia, il suo approccio e la sua autorevolezza, che ha ispirato significativi cambiamenti legislativi, ci saranno John Foot, Claudio Risé, Tom Burns e Fabrizio Meroi. Si parlerà del padre fondatore della psicanalisi, Sigmund Freud, di formazione medico ma irresistibilmente attratto dalle peculiarità liminali, con la bisnipote Jane McAdam Freud, figlia del celebre pittore Lucian Freud, e Martina Delpiccolo, giornalista e scrittrice.
Di donne si discuterà con Frances Stonor Saunders, Simonetta Fiori e Gianni Oliva, che insieme ricostruiranno la storia di Violet Gibson, la donna che dopo avere cercato di assassinare il dittatore italiano perché animata da un grande amore verso l’Italia, trascorse molti anni in un manicomio. Rimane l’unica domanda a cui non daremo mai una risposta: non sapremo mai cosa sarebbe successo, se in quel fatale giorno d’Aprile del 1926 il suo revolver avesse fatto centro e privato il fascismo del suo capo. Mimmo Franzinelli e Nicola Graziani percorreranno un itinerario sconvolgente: l’incredibile vicenda dei partigiani che, processati nel 1945-46 per eventi sanguinosi della guerra civile, ottennero l’attenuante della seminfermità mentale per beneficiare delle riduzioni di pena, ma espiata la detenzione ordinaria furono internati per tre anni nei manicomi criminali, in condizioni assai peggiori rispetto alla prigione. E poi ancora, tra gli ospiti, Andrew Scull, riconosciuto come lo storico della psichiatria più autorevole al mondo, racconterà la nascita della contenzione partendo dal Bethlem Royal Hospital, il simbolo per eccellenza dei manicomi tradizionali, mentre lo psichiatra e scrittore Paolo Crepet dialogherà con Alex Pessotto sui concetti di alterità e norma. I due massimi studiosi europei di medicina antica, Jacques Jouanna e Véronique Boudon-Millot discuteranno della follia in Ippocrate insieme al giornalista Armando Torno. Renato Foschi e Marco Innamorati affronteranno con Fabio Vander una conversazione di grande valore scientifico che mira a sciogliere i nodi di una storia critica della psicoterapia.
La follia sarà esplorata anche nei classici dei miti greci con Francesco M. Galassi, Laura Pepe e Marco Bergamasco, e nei classici della letteratura con gli incontri Un elogio della follia dedicato all’opera di Erasmo da Rotterdam, Tra Shakespeare e Cervantes, le scintille della follia, a cura di Piero Boitani e Armando Torno, incentrato sulle diverse concezioni della follia nelle opere dei due autori cinquecenteschi, Chisciotte, la maschera della follia, il Chisciotte del nostro tempo a cura di Antonio Moresco e Antonella Sbuelz. David Riondino si concentrerà sull’Orlando Furioso di Ariosto, il poema rinascimentale che fa della follia il motore principale della narrazione. Dell’influenza della follia nelle arti figurative parlerà Vittorio Sgarbi in La follia nell’arte partendo dalle composizioni carnascialesche di Hyeronimus Bosch, attraverso la furia realista di Caravaggio e la malinconia meditativa delle architetture del Borromini, fino all’espressionismo intimo di Van Gogh.
Grande novità di questa edizione che si presenterà ricca di nomi ed eventi, sarà l’inaugurazione di un nuovo festival parallelo, èStoria Film Festival sostenuto dall’Assessorato alla Cultura della Regione FVG e nato in collaborazione con l’Associazione Palazzo del Cinema – Hiša Filma. Alla sua prima edizione, èStoria Film Festival dedicherà alla follia un’ampia retrospettiva e rivolgerà lo sguardo ad alcune fra le novità più significative nell’ambito della cinematografia storica (di finzione, documentaristica o di serie) apparse negli ultimi anni. Si comincerà lunedì 27 settembre con Volevo nascondermi di Giorgio Diritti, Orso d’argento per Elio Germano come miglior attore, si proseguirà poi con La signora della porta accanto di François Truffaut, per terminare la giornata con Psyco di Alfred Hitchcock introdotto dal filosofo Guido Vitiello e dalla giornalista Elisa Grando. Il festival proseguirà nei giorni successivi con A beautiful mind di Ron Howard, introdotto da Sylvia Nasar e Piergiorgio Odifreddi, Il medico dei pazzi, di Mario Mattoli, ma anche inchieste giornalistiche come I giardini di Abele di Sergio Zavoli. E poi ancora il calcio come terapia in Crazy for football di Volfango De Biasi, di cui parlerà il regista insieme a Enrico Zanchini. Sarà poi proprio Patrick McGrath a parlare del film tratto dal suo romanzo Follia di David Cronenberg. Facendo un tuffo nel passato sarà possibile rivedere classici come Il gabinetto del Dr. Caligari di Robert Wiene e Qualcuno volò sul nido del cuculo di Miloš Forman, ma anche Shining di Stanley Kubrick. Non mancherà la musica con la proiezione del film inedito in Italia di John Edginton The Pink Floyd and Syd Barrett Story introdotto da Alessandro Gnocchi con un contributo del regista, ma anche Titicut follies di Frederick Wiseman, interverrà Massimo Teodori. Saranno Christopher Hampton, Jane McAdam Freud insieme a Ignazio Senatore a introdurre A dangerous method di David Cronenberg.
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