Non solo libri
Esperti in comunicazione per i beni culturali tra le prossime assunzioni del Ministero
Esiste un parallelismo tra il successo della moda e del food italiani. La parole magiche sono: comunicazione e narrazione. A ben vedere l’alimentare italiano ha mutuato dal mondo della moda alcuni elementi che lo stanno portando al successo; cosi le degustazioni di vino con centinaia di produttori partecipanti si possono paragonare alle sfilate delle griffe, e gli chef sono in qualche modo i nuovi stilisti che girano il mondo per promuovere la cucina italiana.
C’è un altro settore che è un vanto per il nostro Paese: sono i beni culturali, i musei, le aree archeologiche e le biblioteche che, viceversa, non riescono a comunicare in modo efficace.
In occasione dell’assemblea annuale e della tavola rotonda dal titolo “Il Patrimonio delle Eccellenze: Agroalimentare e Beni culturali, la sfida dal territorio” dello scorso 1 luglio, dove è stato presentato l’accordo siglato tra Palazzo Reale e Consorzio di tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop, Leggere:tutti ha chiesto al Sottosegretario del Ministero dei beni e della attività culturali e del turismo, Antimo Cesaro, di spiegarci le motivazioni di questo ritardo. “È vero, l’Italia non riesce a comunicare la bellezza dei suoi giacimenti culturali, delle sue biblioteche storiche, dei suoi musei, in cui sono raccolti veri tesori. Il problema, al di là delle difficoltà economiche, credo che finora sia da ricercare nel fatto che si è pensato più a conservare che a promuovere. La scelta del Ministero di affidare a dei direttori di provata competenza manageriale importanti strutture museali va nella direzione da lei auspicata. Per dare uno scossone al settore abbiamo deciso che fosse necessario partire dalla testa, con la nomina dei direttori, dando loro l’autonomia necessaria; ma non ci fermiamo qui, la questione della comunicazione cui lei accennava è fondamentale. Aggiungo anche che spesso i nostri musei non solo non hanno chi comunica o chi si occupi di digital marketing , ma spesso non hanno un sito internet ed in molti casi questo è inadeguato. Abbiamo quindi deciso che nell’ultimo bando di assunzioni, che riguarda 500 addetti, ce ne fossero 25 da selezionare tra esperti della comunicazione e di digital marketing. Queste nuove assunzioni avranno il compito di promuovere i nostri beni culturali, aumentare i visitatori, sviluppare iniziative di collegamento con il territorio, in due parole un nuovo approccio rispetto al passato”.
Notice: Undefined variable: user_ID in /home/kimjcgib/public_html/wp-content/themes/zox-news-childfemms/comments.php on line 49
You must be logged in to post a comment Login