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E se gli Antichi avessero sempre avuto ragione?
di Alessandra Sofisti
Voci autorevoli come Calasso, Calvino, Pontiggia, Dorfles, hanno “speso parole sapienti” per elogiare i valori eterni, insostituibili e indispensabili della letteratura classica. Nessuno ha posto l’attenzione come Luciano Canfora, professore emerito di filologia greca e latina presso l’Università di Bari, sull’attualità dell’antico sapere storico. “Gli antichi – ci spiega nell’agile libretto pubblicato da Il Mulino nella collana Voci: “Gli antichi ci riguardano” – non sono il nostro specchio in cui rifletterci, sono un universo drammatico. I loro problemi insoluti e i loro confitti sono anche i nostri.” Dopo aver citato le ultime riforme scolastiche con tagli e riduzioni e ricordato il saggio di A. de Tocqueville “De la Démocratie en Amérique”, Canfora si domanda: “Stare al passo coi tempi che cosa vuol dire? … Come possiamo distinguere tra il nuovo storicamente rilevante e perciò presumibilmente durevole, dalle mode più o meno effimere?… Non è più tempo di rimirare gli Antichi, bisogna interrogarli sulle questioni cruciali che essi tentarono di avviare a soluzione : la cittadinanza ad esempio, il concetto di polis greca, la guerra, il cosmopolitismo, i diritti inoppugnabili, irrinunciabili e indiscutibili … Qual è il vantaggio di interpellare gli Antichi? Essi non hanno scelto una via consolatoria. Ci insegnano a scartare le risposte facili e le consolazioni e autoassoluzioni. In appendice l’autore riporta “Ai lettori” , un testo scritto nel gennaio 1948 da Gino Funaioli e Gennaro Perrotta :”Lo studio della civiltà antica è indispensabile all’uomo moderno, soprattutto perché gli insegna a pensare con chiarezza e con onestà, a sentire con forza, con profondità, con immediatezza, perché gli ispira grandi sentimenti e grandi pensieri.”
Luciano Canfora,
Gli antichi ci riguardano,
Il Mulino, 2019, (Collana Voci) €10,00

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