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È disponibile online la letteratura erotica della British Library
L’insolita collezione erotica della British Library chiamata Private Case e tenuta sottochiave per più di un secolo, è ora consultabile da parte di un pubblico molto più ampio grazie alla digitalizzazione delle opere. I libri più antichi di questa collezione sono datati 1658 e spaziano dalle peripezie di Roger Pheuquewell ai pionieristici racconti gay risalenti al XIX secolo.La collezione della British Library è composta da 2.500 volumi appartenenti al genere dei “Merryland Books”, dalla violenta arte erotica del Marquise de Sade ed un elenco delle prostitute disponibili nella zona di Covent Garden della Londra del XVIII secolo.
La Private Case è disponibile per la consultazione attraverso la collezione di libri rari della British Library dal 1960, ma il progetto di digitalizzazione con la collaborazione di Gale rende possibile la consultazione ad un gruppo di persone molto più vasto, tramite l’iscrizione alle biblioteche o istituti di scuola superiore, oppure gratuitamente nelle sale di lettura di Londra e dello Yorkshire. “È la spinta finale per rendere le opere totalmente accessibili”racconta la curatrice Maddy Smith.
“Essenzialmente vi erano degli armadi risalenti al 1850 nella stanza del custode, dove il materiale ritenuto inappropriato veniva tenuto sottochiave solitamente per la natura del materiale stesso, al tempo considerato indecente, quindi qualsiasi cosa avesse a che fare col sesso” continua la Smith. “Alla collezione è stato aggiunto materiale per tutto il XIX secolo fino al 1960 circa, quando l’atteggiamento nei confronti del sessualità ha cominciato a cambiare”.
Tra le opere della collezione compaiono quaranta copie di quella che viene considerata la prima opera pornografica scritta in lingua inglese, “Fanny Ill” conosciuta anche come “Memoirs of a Woman of Pleasure” (Memorie di una Donna di Piacere). Compare anche un’opera attribuita ad Oscar Wilde, “Teleny” o “The Reverse of The Medal” (Il Rovescio della Medaglia), che racconta della tragica relazione tra un uomo francese ed un pianista ungherese.
“Al giorno d’oggi siamo abituati alle opere d’arte di carattere erotico, ma in passato era piuttosto scioccante, soprattutto se i protagonisti delle storie erano omosessuali o se trattavano di omosessualità” spiega la Smith “‘Teleny’ è una delle prime opere di carattere erotico che tratta di omosessualità e fece molto scalpore”.
“Quasi tutte le opere sono scritte da uomini per gli uomini, ed è proprio questo che ora colpisce, l’assoluta mancanza di interventi femminili” osserva la Smith.
Adrian Edwards, responsabile del patrimonio stampato della libreria sostiene che la collezione “sia una straordinaria finestra sulle innumerevoli sfaccettature della sessualità umana attraverso almeno tre secoli […] digitalizzando la collezione […] speriamo di renderla accessibile come mai prima d’ora”.
Per approfondire https://www.bl.uk/
di M. Beatrice Rizzo
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