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Due scrittori reggiani si contendono il Premio “D’Arzo”

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Saverio Maccagnani e Antonio Petrucci sono tra i cinque finalisti scelti dalla giuria. La designazione del vincitore avrà luogo il 10 febbraio 2017, nella Sala del Planisfero della Biblioteca Panizzi, quando verrà presentata l’opera edita a cura dell’Associazione “Per D’Arzo”.

Le opere di due autori reggiani sono state inserite, dai membri della giuria di esperti, tra le cinque designate come finaliste della terza edizione del Premio letterario nazionale “Silvio D’Arzo”.

Si tratta della raccolta di racconti intitolata “La Ricreazione” di Saverio Maccagnani e della raccolta di racconti intitolata “I giorni che contano” di Antonio Petrucci. Queste le altre opere classificatesi come finaliste: il romanzo “Il quadrivio” di Paolo Fargione (Roma), il romanzo storico “Storie di vita e di morte” di Bruna Franceschini (Brescia) e il racconto lungo “Maristella misteriosa” di Eva Serena Pavan (Verona).

L’attesa per conoscere il nome di quale dei cinque finalisti sia stato prescelto come vincitore da parte della giuria si protrarrà fino al 10 febbraio 2017: quel giorno, infatti, avrà luogo la proclamazione ufficiale dei risultati di questa edizione del prestigioso premio letterario che sta polarizzando attenzioni da varie parti d’Italia.

La cerimonia prevede un omaggio alla memoria del poeta parmense Gian Carlo Artoni, deceduto all’inizio del 2017 e importante componente della giuria per la seconda e la terza edizione del Premio, ma anche letture di brani di opere darziane e di autori premiati a cura di Paolo Briganti, Mirella Cenni, Franco Ferrari e Veronica Strazzullo. Maria Gilda Gianolio effettuerà l’accompagnamento musicale. A Elisa Pellacani e Savino Calabrese verrà affidata la conduzione della manifestazione, realizzata con il contributo di Studio Busani, che prevede anche la presenza del sindaco di Reggio Emilia, Luca Vecchi.

Inoltre, in quella sede verranno assegnate menzioni di merito ad autori scelti in base alle caratteristiche dei loro lavori, quale incitamento a sperimentare nuovi linguaggi nella scrittura.

Saverio Maccagnani e Antonio Petrucci sono noti per la loro attività di docenti negli Istituti scolastici cittadini (ove Maccagnani ha ricoperto anche funzioni di dirigente), ma soprattutto per la loro passione per la scrittura che li ha portati a confrontarsi con prove impegnative.

Maccagnani ha al suo attivo la vittoria (nel 1997) del Premio nazionale “Grande dizionario della lingua italiana” e una menzione speciale alla seconda edizione del Premio “D’Arzo” (2014). Oltre alla qualificazione tra i finalisti dell’edizione del Premio “D’Arzo”, Maccagnani è stato segnalato anche al Premio letterario Jacques Prevert di Melegnano del 2016. Autore di racconti, di testi d’accompagnamento per esecuzioni musicali e di presentazioni per mostre di arte figurativa, collabora da diversi anni con la rivista “Reggio Storia”.

Antonio Petrucci, storico della filosofia e giornalista, ha curato i “Quaderni” del Liceo Magistrale “Matilde di Canossa” ed ha pubblicato articoli, saggi e racconti su giornali. É del 1993 la sua raccolta di poesie “Tornare a Palermo”, mentre dal 2012 partecipa alla Giornata Mondiale della Poesia dell’UNESCO; nello stesso anno ha pubblicato “Racconto in punta di piedi. Omaggio a Silvio D’Arzo” e l’anno successivo ha curato l’edizione degli atti del convegno “Silvio D’Arzo e il suo doppio”. Nel 2016 ha scritto la prefazione per il saggio “Luciano Serra. Poeta autentico del Novecento” di Francesco Moratti.

Ambedue gli autori partecipano da alcuni anni al progetto editoriale “Racconti emiliani”.

Per loro, come per gli altri finalisti, l’attesa circa l’esito finale si protrarrà fino agli inizi di febbraio, quando verrà presentata al pubblico (già stampata a cura dell’Associazione “Per D’Arzo”) l’opera vincitrice della terza edizione del Premio intitolato al grande scrittore reggiano.

 

 

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