Dizionario degli amori impossibili

di Alessandra Farro

“Dizionario degli amori impossibili – Sentimenti e risentimenti tascabili”, questo è il titolo scelto da Ivan Talarico, cantautore, poeta e teatrante, che esordisce così nel mondo della narrativa con la Neo Edizioni. Il libro racconta in cinquantadue combinazioni, in modo ironico, divertente, geniale, surreale, ma anche riflessivo, la vita di coppia, i suoi ossimori e paradossi. Fa un’elencazione puntuale dei vari percorsi, delle tappe e delle pieghe inaspettate che possono prendere le relazioni, parlando di quei rapporti lasciati sfuggire via, di quelli mai vissuti, di quelli vissuti ma dimenticati, di quelli che sono ancora in corso d’opera e delle loro possibili evoluzioni e di quelli che verranno.

Lo fa dando nomi bizzarri a tutti i personaggi, tanto che lo spasso sta proprio nello scoprire come si chiameranno i protagonisti dei racconti, e, come suggerisce il titolo, lasciando che sia l’alfabeto a condurre l’ordine delle storie e a decidere i titoli dei capitoli. L’autore fa spuntare un sorriso ai suoi lettori sin dalla prima pagina, dedicando il libro: «A chi prova un sentimento, ma poi non lo mangia».

Talarico alla lettera A associa “Abitudine”, come quella di Edoario e Pizia, che, nonostante non si conoscano e non si piacciano neanche, vogliono condividere la vita. Alla C di “Colazione” ci sono Cuola e Donio, che hanno come unico collante della loro relazione il primo pasto della giornata. Poi alla F di “Fantasma”, c’è Madio, che è proprio un fantasma, di cui si innamora Arnatola. Il paradosso, però, è che lei non crede neanche nei fantasmi e il fatto di essersi innamorata di uno la confonde non poco. E così, avanti fino alla fine, alla U, ad esempio, la parola “Unilateralità”, quella di Attima e Secondo, rinchiusi in un matrimonio in cui l’ascolto è all’ultimo posto, visto che Secondo non ha mai tempo per prestare un orecchio ad Attima. E il libro si conclude così, con la Z di “Zavorra”:

«A volte Divelto si sente un po’ incompreso, però ama Stolia ed è felice. Tempo dopo muoiono insieme: l’anima di lui sale verso il cielo, ma quella di lei gli fa da zavorra. Così restano sospesi a mezz’aria e diventano una nuvola. Lei piove, lui fa il sereno».

Ci sono anche delle storie in cui il lettore non è un semplice spettatore, ma deve prendere parte attivamente al racconto. Come nella C di “Coerenza”, dove con Flau e Todio si torna indietro al tempo dei problemi di matematica delle scuole elementari per rispondere a un semplice quesito inspiegabile: come lei sia rimasta incinta, oppure come alla D di “Domande”, una storia interattiva, in cui vengono direttamente rivolte delle domande al lettore su come potrebbe proseguire la storia, che, così, ha diverse possibili soluzioni a seconda delle piste che si decide di seguire, creando innumerevoli trame probabili.

«Calcolate: […] 12. i gradi di inclinazione della coerenza umana; / 13. in quale proporzione credere all’esistenza di Dio risolverebbe tutto; / 14. gli anni di terapia psicologica del figlio», dal capitolo “Coerenza”.

A rendere tutto ancora più intrigante – come se questo non bastasse – alle parole di Talarico sono associate le immagini di Antonio Pronostico, che firma la divertente copertina, in cui un uomo e una donna cercano di raggiungersi ma sono costretti su una figura geometrica impossibile che non gli permetterà mai di incontrarsi, e continua così, a comporre ogni lettera dell’alfabeto, anche quando i capitoli si ripetono e di “D” da disegnare ce ne sono cinque, ognuna mantiene un suo stile slegato dalle altre, e ogni lettera è formata da pose assurde che assumono le coppie.

Insomma, Talarico offre al lettore una lettura leggera, divertente, intelligente e, nella sua ironia, saggia e riflessiva. Un’ora di spasso – il libro consta in un centinaio di pagine – in cui prendere meno sul serio i drammi della vita di coppia, riderne e voltare pagina, pronti per la prossima lettera.

https://www.neoedizioni.it/neo/prodotto/dizionario-degli-amori-impossibili/