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Lo Zibaldone

Dire, fare, ringraziare!

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Ilaria Duranti intervista  Assunta Corbo, autrice del libro Dire, Fare…Ringraziare (Doit Human Editori)

E’ da un po’ che seguo la testata giornalistica That’s good newsperché mi dà energia e carica, è un po’ che la seguo e mi piace molto come personaggio, tanto che ho deciso di acquistare subito il suo libro Dire, fare… ringraziare. Abbiamo sempre un motivo per essere grati.

Ma la cosa più spettacolare mi è successa, quando lessi, che in occasione della presentazione proprio di questo libro, avrebbe regalato il libro stesso, a chi gli avesse posto le domande più interessanti.

Io il libro lo avevo già (ps: adesso l’ho regalato), ma avevo una voglia matta di intervistarla per la rubrica A tu per tu del mio blog www.artedeisensi.it. e per la rivista Leggere:tutt con cui collaboro da tempo.

Avevo anche pensato, “Figurati però, è un personaggio pubblico, non ti filerà neanche!”.

Ma se non ci provi non lo saprai mai!

E il miracolo è stato quando Assunta dopo poco mi ha risposto con scritto: Volentieri! E lì mi sono sentita speciale e felice come una bambina e ho messo nero su bianco tutte le mie curiosità e spero anche le vostre!

 

BUONA LETTURA!

 

D- ARRIVA UN MOMENTO…DESCRIVICI QUAL’ E’ STATO PER TE.

R- Quel momento, per me, è stato nel 2012. E’ stato magico e confuso. Quel momento in cui capisci che c’è qualcosa da cambiare ma non sai da che parte cominciare. Poi comprendi, unisci i puntini, e tutto prende vita. E’ li che accade la magia. Per quanto mi riguarda è stato  fondamentale fare appello alla gratitudine. Non sapevo ancora di cosa si trattasse realmente ma quello che ho fatto è stato scrivere su un foglio cosa funzionava nella mia vita e cosa non funzionava. Ho scoperto che le cose belle erano più numerose anche se la mia percezione era diversa e che da li potevo ripartire. Se avevo fatto quelle cose belle potevo rimediare al resto. E’ il concetto di responsabilità che ci dovrebbe appartenere sempre.

D- COME MAI SPESSO E’ PIU’ FACILE E SEMPLICE LAMENTARSI?

R- Sembra assurdo ma di fatto la lamentela ci appartiene. E’ un’abitudine negativa che va eliminata per permetterci da stare meglio. Se ci pensi anche quando ci fermiamo a parlare con qualcuno sembra sempre di innescare un gioco delle parti in negativo “io sono più stanca di te” o “io ho più cose da fare di te”  o ancora “io ho più raffreddore di te”. Pensa cosa accadrebbe se di fronte a un elenco di lamentele potessimo spiazzare l’interlocutore con un “stamattina c’era traffico ma ne ho approfittato per pianificare nella mia mente la giornata. E’ stato più utile”. Io ho provato a farlo… avevo occhi increduli davanti a me.  Ma sono certa di aver portato un nuovo punto di vista nella vita di quella persona.

D- LA TRASFORMAZIONE SI BASA SULLA SOFFERENZA?

R- Non amo dire che bisogna per forza soffrire per cambiare ma sicuramente le sfide importanti della vita sono veri maestri. Sono quei momenti in cui l’Universo ci dice che dobbiamo cambiare. Prima di allora ha usato altri eventi per farcelo capire. Ma se noi andiamo avanti senza “ascoltare” allora arriva la sfida più grande e li dobbiamo scegliere. Cambiare e migliorare o restare?

D- E’ DIFFICILE ESSERE SE STESSI?

R- Lo è quando ci rapportiamo alle credenze della società. In realtà essere se stessi è la cosa più facile da fare. Voglio dire di no? Lo dico. Sento che questo sogno mi appartiene? Ci lavoro. Ho voglia di indossare un paio di scarpe in particolare? Le indosso. La penso in modo diverso da un amico? Lo dico, nel rispetto dell’opinione altrui ma lo dico.

Come vedi è molto semplice, siamo noi a complicare le cose con la paura di essere noi stessi. Paradossalmente questo, però, ci porta lontano dalla felicità. Saremo sempre quelli che fanno le cose per compiacere gli altri o che si caricano di lavoro per non riuscire a dire di no. Il mio consiglio? Ascoltatevi. Quando abbiamo il cuore aperto riusciamo a identificare tutte le risposte.

D- COSA C’ENTRA LA GRATITUDINE CON LA LEGGE D’ATTRAZIONE, SPIEGHI MEGLIO?

R- La gratitudine è il motore della legge dell’attrazione. Essere grati ci fa aprire il cuore e ci permette di ascoltare i nostri sogni e di muoverci con serenità e forza verso di loro. La legge  dell’attrazione diventa nostra alleata. .Lei funziona sempre ma con un atteggiamento di gratitudine è decisamente più potente.

D- PERCHE’ SI DEVE RINGRAZIARE “DI PANCIA”?

R- Questa è una definizione che ho utilizzato io perché da il senso della profondità. Ringraziare di pancia significa entrare in uno stato di gratitudine autentica. E’ quello stato che ci porta verso la felicità e che fa la differenza. E’ un vero stato emozionale che si distingue dal “grazie” delle buone maniere.

D- A CHI REGALERESTI IL TUO LIBRO?

R- Agli insegnanti e ai genitori. Mi piacerebbe che potessero trasferire la gratitudine ai giovani. E’ in loro che va seminato questo sentimento importante.

D- PERCHE’ NON SIAMO ABITUATI A RINGRAZIARE?

R- Noi diciamo “grazie” ma lo facciamo perché ci è stato insegnato. La gratitudine come stato dell’essere, invece, si pensa sempre sia qualcosa di religioso. Non è cosi. Essere grati perché ci alziamo al mattino ci appare scontato ma non lo è. Quello è lo stato di gratitudine che dovremmo allenare. Si può fare, sai? Per questo ho ideato i miei workshop in cui racconto come far diventare la gratitudine un’abitudine quotidiana .

(Trovi tutto qui: http://www.assuntacorbo.com/workshop-gratitudine/)

D- LA GRATITUDINE E’ ANCHE VIVERE QUI E OGGI SENZA FARCI PESARE ADDOSSO LE COSE. POSSIAMO ANCHE ESSERE GRATI NEI MOMENTI DIFFICILI E PIU’ TOSTI DELLA VITA?

R- In questi anni ho ricevuto tante persone che grazie alla gratitudine sono riuscite a vivere diversamente momenti veramente tosti della propria vita. E’ proprio quando siamo in piena difficoltà che la gratitudine è la nostra forza. C’è davvero sempre un motivo per essere grati. Anche solo essere vivi lo è. Facendo un lavoro di consapevolezza straordinario si può arrivare a ringraziare anche la propria crisi finanziaria, la malattia o un divorzio. In questo caso diventiamo persone davvero felici. Perché quegli eventi non arrivano a caso, sono sempre frutto della necessità di cambiamento.

Se poi impariamo a essere grati anche quando siamo felici e sereni, possiamo crearci un  bagaglio importante e forte con cui affrontare le difficoltà che si presenteranno. Perché sia chiaro: la vita perfetta non esiste. La vita è fatta di sfide ma il nostro atteggiamento è quello che fa la differenza.

D- COME TRASFORMARE IL NOSTRO MONDO ATTRAVERSO LE PAROLE?

R- Le parole sono importanti. Quelle che diciamo a noi stessi e quelle che diciamo agli altri. Troppo spesso banalizziamo il potere delle parole. In “Dire, Fare…Ringraziare” racconto di alcuni esperimenti fatti su parole positive come “grazie” o “amore” ed è incredibile l’energia positiva che creano. Pensa solo a cosa vorrebbe dire smettere di dirsi “che stupida che sono” ogni volta che dimentichiamo qualcosa. Quello “stupida” pesa sulla nostra mente. Se, invece, ridiamo dell’errore con complicità con noi stessi cambia tutto.

D- IL DIARIO DELLA GRATITUDINE E’ UN ANTIDOTO CONTRO LE LAMENTELE DI UNA GIORNATA STORTA?

R- Il diario della gratitudine è un antidoto contro ogni negatività. Stimolarsi ogni sera a trovare le cose belle della giornata ci fa addormentare con serenità e senza quei pensieri pesanti che spesso ci accompagnano a fine giornata. Durante il workshop racconto i segreti che rendono più efficace il diario.  Ve ne voglio donare due. Prestate attenzione ai dettagli: non dite “oggi ho trascorso una bella giornata in campagna” ma citate i fiori che avete visto, il cinguettio degli uccelli, i pensieri belli fatti. Siate precisi e la gratitudine sarà potenziata.

Inserite sempre la gratitudine a una persona: scegliete chi nella giornata ha fatto qualcosa di speciale per voi. Basta anche il pranzo preparato dalla mamma o la telefonata di un amico. Sono momenti speciali.

D- BISOGNA COMPORTARSI COME I BAMBINI NEL PERCORRERE LA LORO STRADA CON GIOIA E MERAVIGLIA?

R- Si. Dobbiamo tornare a stupirci. Per farlo è sufficiente fermarsi e guardarsi attorno. Tutto ciò di cui possiamo stupirci è già li…dobbiamo solo vederlo. E per farlo dobbiamo fermarci e osservare.

D- “QUANDO LA VITA CI LASCIA AL BUIO, TU ACCENDI LA LUCE”. SEI ANCHE IRONICA…QUANTO E’ IMPORTANTE SECONDO TE PRENDERE LA VITA CON IL SORRISO E FARE DELLA BUONA AUTOIRONIA SULLE COSE E NOI STESSI?

R- Il sorriso è fondamentale. Dobbiamo davvero imparare a prenderci meno sul serio. La vita a volte è davvero spietata ma è come noi la guardiamo che amplifica o meno il buio. Ho imparato che le soluzioni ai problemi sono pressochè infiniti. Ma noi ne vediamo solo una o due. Perché? Siamo chiusi. Aprendo il cuore possiamo osservare di più, metterci a testa in giù, cambiare punto di vista. Se invece di dirci “capitano tutte a me” iniziassimo a dirci “accolgo la sfida e la risolvo” con il sorriso?

D- CONCLUDI CON UNA DELLE PIU’ BELLE COSE CHE TI E’ TORNATA INDIETRO DALL’ATTEGGIAMENTO CON CUI VIVI LA TUA VITA PIENA DI GRATITUDINE.

R- La mia vita è radicalmente cambiata. La cosa fantastica è che è accaduto senza cambiare altro che me stessa. Faccio sempre la giornalista ma ora di un giornalismo costruttivo in cui credo di più, ho mia figlia e tante cose da fare ma ora le faccio con lei e sempre con il sorriso e con amore, il mio matrimonio ha una marcia in più, le mie relazioni sono migliorate. Se dovessi dirti in poche parole: la gratitudine mi ha portato tante nuove opportunità. Soprattutto quella di donare agli altri ciò che lei ha donato a me. Questo è impareggiabile.

CHE DIRE: GRAZIE! 

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