Dimmi che non può finire

di Loredana Simonetti

Incuriosita dalla storia dell’ultimo libro di Simona Sparaco, in cui i numeri e la soggettiva interpretazione della protagonista accompagnano la storia, mi sono appassionata nella lettura di “Dimmi che non può finire”.

Amanda vorrebbe fare cose, ma la paura che le sue iniziative finiscano male prevale sul desiderio di rischiare. A questo si aggiunge l’interpretazione pessimistica dei numeri che incontra ripetutamente: date, conte e somme la convincono di avere un superpotere in grado d’interpretare i numeri risultanti e di predire il suo futuro, quasi sempre in maniera disastrosa, tanto da non completare le cose che inizia per il terrore di affrontare i sicuri fallimenti finali. Persino nei suoi film preferiti, tra i quali cita Taxi Driver, non guarda mai il finale, per il timore del ritorno alla normalità.

Per sostenersi economicamente inizia a fare la baby sitter di Samuele, ben sapendo che non avrebbe mai voluto avere figli, per non lasciarsi affliggere dalle preoccupazioni materne. Samuele vive il suo disagio, senza la mamma morta prematuramente, e con il papà, Davide, compagno di banco di Amanda, riversato nel lavoro ininterrottamente.

La sua amica psicoterapeuta, Vanda, l’aiuta sia nel rapporto con Samuele, sia nella sua ossessione numerica, perché “per ogni problema complesso, c’è sempre una soluzione semplice.”.

L’incontro con Davide apre un varco nei sentimenti di Amanda, ma la storia d’amore tra i due non è scontata ed è difficile da interpretare attraverso i numeri che parlano ad Amanda. La sua amica Vanda le racconta, allora, di come i monaci taoisti conoscessero un metodo per calcolare il numero dei battiti del cuore di una vita e che l’armonia con l’arte dei numeri rispettava orari e cicli.

I numeri possono parlare, ma sta a noi interpretarli per arrivare integri ai momenti decisivi.

Un libro molto ben costruito con una speranza finale, in cui la capacità dell’autrice di approfondire la difficile tematica della protagonista, ben si sposa con la sua dotta linguistica e piacevolissima ironia.

Dimmi che non può finire
Simona Sparaco
Einaudi
Ottobre 2020
pp. 300
€ 18,00